Quando lo scuolabus va a pedali

Inventato in Francia, lo scuolabus a pedali comincia a diffondersi  anche nelle città italiane

di Redazione

Andare a scuola in sicurezza, divertendosi e imparando a rispettare l’ambiente. Con questi obiettivi alcuni anni fa è nato lo Scuolabus a pedali, progetto partito in Francia e rapidamente diffusosi in altre città europee e ora anche italiane, tra cui Milano, Torino e Roma .

In pratica i bambini vengono presi a casa e portati a scuola –  e  vice versa a fine lezione – con questo mezzo di locomozione molto particolare: una sorta di mini bus a pedali con pedalata assistita  in grado di ospitare fino a 8 bambini.

L’idea è venuta alcuni anni fa a un giovane studente francese, Amaury Piquiot,  che ispirato da un mezzo che aveva notato in Olanda ha dato il via a una  raccolta fondi on line  ed è riuscito a far partire un primo progetto a servizio dei piccoli studenti della scuola primaria di Sainte-Marie di Rouen. Soddisfattissimi bambini e adulti, il progetto ha ricevuto il premio innovazione Paris-Normandie 2015.

Lo Scuolabus a pedali è diventato così un nuovo modello di mobilità per i giovanissimi studenti e per le loro famiglie in diversi comuni della Francia, come Rouen e Louviers dove è completamente gratuito grazie a un investimento dell’amministrazione comunale. Così a Malmö, in Svezia, il servizio Scuolabus viene offerto a tutte le famiglie che hanno figli che frequentano gli asili nido.

Ora l’idea sta iniziando a riscuotere successo anche in Italia grazie ai vantaggi che produce. Non solo si evitano spostamenti in auto spesso stressanti, ma i bambini si divertono e imparano a usare mezzi condivisi, mentre fanno una utile attività fisica. Benefici anche per l’ambiente: minor traffico e inquinamento.