Casco per i bambini in bici, via la patente per chi telefona

Le novità del nuovo Codice della strada, provvedimento approvato dalla Commissione trasporti della Camera. Ora discussione in Parlamento, entro l’anno l’approvazione definitiva

Di Leonardo Vacca

Tutela per i bambini, le donne in gravidanza e i disabili. Qualche spiraglio per la mobilità elettrica e la mobilità sostenibile. Più attenzione sulla burocrazia delle motorizzazioni e degli enti locali, a cui si chiede maggiore trasparenza nei flussi di denaro provenienti dalle multe. Poi normative su trattori, auto d’epoca e mezzi di spettacolo viaggiante. Licenziato il testo del nuovo Codice della strada dalla Commissione trasporti della Camera, con il provvedimento che arriverà in aula già la settimana prossima. Procede parallelamente, invece, la sperimentazione sulla micromobilità, di cui avevamo già parlato, al via nei singoli Comuni dopo l’approvazione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Più sicurezza per i bambini, quindi. Diventerà obbligatorio l’uso del casco in bici per i bambini al di sotto dei 12 anni (11 bambini morti in incidenti stradali mentre erano in bicicletta nel solo 2018), e cinture di sicurezza obbligatorie sugli scuolabus (9 bambini feriti per incidente stradale su scuolabus nel 2018).

Moto elettriche e biciclette

Sempre per la mobilità su due ruote, novità sul fronte delle moto elettriche, che potranno circolare in autostrada. Per le bici, invece, confermata la realizzazione di “case avanzate” in prossimità dei semafori, cioè spazi riservati per svincolare il traffico dei ciclisti da quello di automobilisti e centauri. Verrà introdotto anche l’obbligo del rispetto di distanza laterale dalle bici, una sorta di distanza di sicurezza orizzontale in fase di sorpasso.

Attenzione massima per le donne in gravidanza e per le mamme di bimbi fino a due anni, a cui verranno riservate le cosiddette strisce rosa, già presenti nei parcheggi privati di centri commerciali e supermercati. E ancora, sosta gratuita sulle strisce blu per i disabili, con inasprimento della sanzione per chi parcheggia sui posti riservati ai portatori di handicap, o sulle strisce pedonali (decurtazione di quattro punti).

Trasparenza e burocrazia

Continua la lotta all’uso del cellulare alla guida: prevista la sospensione della patente anche alla prima infrazione, per un periodo tra i sette giorni e i due mesi. Da una parte il pugno duro nei confronti degli automobilisti indisciplinati, dall’altra più trasparenza nelle amministrazioni, per garantire il diritto al ricorso contro la multa. Quindi costi minori in caso di ricorsi rigettati, stop alle multe a strascico senza notifica immediata, attualmente effettuate attraverso telecamere mobili soprattutto per i divieti di sosta.

Insomma, un freno alle multe sistematiche per fare cassa. Gli enti locali dovranno garantire maggiore trasparenza sugli introiti delle contravvenzioni, controllandone l’utilizzo. E verificando soprattutto la finalità: le multe devono garantire interventi per la sicurezza stradale e controlli sulla circolazione (come teoricamente già previsto).

Sarà anche vietata la circolazione delle carrozze trainate da cavalli sulle strade (fenomeno per altro non particolarmente diffuso). E ci sono novità sulla possibilità di far circolare le carrozzine elettriche per disabili sulle piste ciclabili. Quanto al limite di velocità a 150 km/h, se ne parlerà direttamente in aula. La Lega presenterà un emendamento per avviare la sperimentazione della durata di un anno su tutti i tratti autostradali a tre corsie più quella di emergenza.

Un codice della strada che punta evidentemente sulla sicurezza delle strade e sulla tutela delle fasce più deboli. Dalla prossima settimana alla Camera inizierà la discussione del testo, che presumibilmente dovrebbe finire il suo iter di approvazione entro l’anno.