Più energia green per le città

Consumi, spostamenti, relazioni. Per certi versi, la nostra vita sta cambiando tanto velocemente che quasi non ce ne accorgiamo. Allo stesso tempo, tante cose – forse troppe – continuano a rimanere uguali a se stesse. Al centro di questo movimento di precipitosa marcia in avanti verso l’energia green e inspiegabili ritardi ci sono sicuramente le nostre città. Da un lato sempre più innovative, intelligenti, avanzate, dall’altro ancora resistenti alle novità.

È per questo che nasce Alla carica! . Per dar conto di una tumultuosa corsa verso il futuro che può avere un segno fortemente positivo, ma anche per raccontare tutti i vincoli, le difficoltà, le lentezze che si oppongono all’innovazione.

La sostenibilità deve diventare il cuore della rivoluzione che stiamo vivendo.

Sarà solo questa la cura del nostro ambiente che riuscirà ad assicurarci un futuro vivibile. Possiamo continuare a chiuderci in auto che sono sempre più intrappolate nel traffico e scaricano fumi che ci soffocano? Oppure la novità delle nostre vite è che molti di noi possono fare a meno dell’auto privata e quindi chiedere – a piena ragione – che ci siano più car sharing, più bici, più mezzi pubblici efficienti? E, visto che ci siamo, perché queste auto devono andare a carburanti fossili? Non abbiamo respirato già abbastanza smog nella nostra vita? E poi: come possiamo passare dalle parole ai fatti per l’aumento dei mezzi pubblici? Come possiamo renderci la vita più facile, meno stressante, meno inquinata? Anzi, per dirla tutta, non inquinata per niente? È ora che si faccia avanti una nuova generazione di cittadini, quella che ha voglia di contribuire al cambiamento positivo dell’aria delle città: una nuova generazione elettrica.

Buona parte di questa avanzata del life style sostenibile nasce infatti dalla scelta di utilizzare energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili, ma ci sono altre innovazioni e vettori di energia green che possono trasformare le nostre città e le nostre abitudini. Li racconteremo, perché crediamo che sia arrivato il momento di far conoscere le tante possibilità che le tecnologie a basso impatto ambientale possono offrire. Di chiarire come queste tecnologie possono facilitarci la vita e migliorare l’aria che respiriamo diminuendo l’intasamento delle città. Di narrare la battaglia quotidiana contro le lungaggini del sistema burocratico che, invece di far rispettare solo sulla carta vincoli di difficile comprensione, dovrebbe darci la possibilità di alleggerire la nostra vita.

Silverback cura la redazione di questo portale.

Ne fanno parte: Valeria Aloisio, Goffredo Galeazzi, Simonetta Lombardo, Nicola Moscheni, Francesco Sellari, Leonardo Vacca.

Alla carica! è stato reso possibile dal Ministero dell’Ambiente, che ha lanciato un bando tra progetti, mettendo a disposizione le risorse per farli partire. Noi abbiamo fatto la nostra proposta e siamo stati selezionati. Per tutto il primo anno di vita, quindi, Alla Carica ha potuto contare sull’importante sostegno da parte di un soggetto interessato a far circolare il più possibile i temi ambientali.

si può fare.

Verso una nuova visione di città

La realtà è sempre molto complessa, ma alcune cose sono – a questo punto – chiare. Ci servono più auto elettriche, più mobilità sostenibile, meno spostamenti inutili e quindi più amministrazione avanzata. Più smart city, più energia green, più smart grid. Parole difficili che significano soprattutto una cosa: nel futuro bisogna produrre sempre meno gas che rovinano il clima.

E per farlo non dovremo solo avere meno auto. Dovremo produrre meno rifiuti. Camminare di più a piedi. Andare in bici in sicurezza. Spostarci con i nuovi mezzi elettrici (dagli hoverboard agli stake) che si vedono sempre più spesso sui marciapiedi o nelle strade. Rinnovare la rete elettrica, per permetterle di utilizzare al meglio le fonti rinnovabili. Dare una spinta tecnologica e ambientale alle nostre case. Far partire la green economy e soprattutto la circular economy. Utilizzare come materia prima i rifiuti che produciamo. Consumare diversamente. Votare con il carrello della spesa.

Si può fare.


Racconteremo chi lo fa e racconteremo chi non lo fa (e magari di chi è la colpa dei ritardi).
Come faremo? Attraverso una redazione in cui ci sono giornalisti, blogger, esperti di social media e di comunicazione. Una redazione che chiede a chi legge di fornire notizie e informazioni utili. Che chiede ai lettori di commentare e aiutarci.