Riscaldamento centralizzato, da ottobre 2020 solo telelettura

Consumi più trasparenti per i riscaldamenti nei condomini. La svolta grazie all’Unione europea

Riscaldamento globale, climate change, qualità dell’aria. Sono solo alcune delle tante emergenze a livello ambientale a cui è necessario porre rimedio, e una via di uscita è puntare sul risparmio energetico.

Dal 25 ottobre 2020 tutti i nuovi contabilizzatori installati sui termosifoni che misurano il calore erogato all’appartamento dovranno consentire la lettura a distanza. E gli utenti avranno diritto a ricevere almeno due volte l’anno le informazioni di fatturazione. Dal 2027, poi, sarà necessario sostituire gli attuali modelli di termovalvole con quelli che consentono il controllo da remoto. Lo prescrive la direttiva Ue 2018/2002, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, che punta a offrire ai consumatori indicazioni affidabili sui costi loro addebitati. Si tratta di uno degli otto provvedimenti del Clean energy package: l’obiettivo è aumentare l’efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di almeno il 32,5% entro il 2030.

Si legge anche nella Direttiva come “l’uso di contatori o contabilizzatori di calore individuali per misurare il consumo individuale di riscaldamento nei condomini alimentati dal teleriscaldamento o dal riscaldamento comune centralizzato comporta benefici se i clienti finali dispongono di un mezzo per controllare il proprio consumo individuale. Pertanto, il loro uso ha un senso solo negli edifici in cui i radiatori sono attrezzati di valvole termostatiche”. E di sistemi di contabilizzazione del calore.

L’obiettivo di Bruxelles è arrivare entro il 2050 a edifici pubblici e privati a impatto vicino allo zero: il 40% dell’energia consumata in Europa è usata per il riscaldamento e il condizionamento degli immobili, ma tre fabbricati su quattro sono inefficienti. È invece compreso fra il 15 e il 20% il risparmio in bolletta offerto dalle valvole termostatiche installate negli impianti centralizzati: consentono un maggior equilibrio termico non soltanto dentro l’appartamento ma anche nell’intero stabile.

Attenzione alle sanzioni

Rischiano la sanzione da 500 a 2.500 euro il condominio e il proprietario dell’immobile che non si dotano degli strumenti per la ripartizione dei costi a consumo. L’installazione è comunque agevolata dal punto di vista fiscale: la detrazione è al 65% se le termovalvole sono montate su ciascun radiatore in concomitanza con la sostituzione totale o parziale degli impianti. Se la caldaia non viene sostituita, si può comunque beneficiare della detrazione al 50% prevista dal bonus ristrutturazione come intervento di risparmio energetico.