Esistono già 970.000 mq di tetti verdi e il progetto Decumanus ha identificato ulteriori 13 milioni di mq che potrebbero essere sistemati a verde
di Redazione
A Milano esistono già 970.000 mq di tetti verdi, che potrebbero diventare 13 milioni di mq nei prossimi anni grazie agli incentivi promossi dal governo e dall’amministrazione e attraverso le nuove norme del Piano di Governo del Territorio in via di approvazione.
Attraverso il progetto europeo Decumanus tra il 2013 e il 2016 sono stati mappati i tetti di Milano, rilevando che, sul totale di 32 milioni di mq di tetti, circa 970.000 mq hanno già oggi almeno una parte sistemata a verde. Tra gli esempi, gli orti tra i cortili di via Palermo 1 dello studio Piùarch, il The Mall in Piazza Bo Bardi, il tetto di Superstudiopiù in via Tortona, il tetto del nuovo ostello in Ripa di Porta Ticinese. Il progetto ha anche analizzato la possibilità di incremento delle coperture verdi, secondo le caratteristiche geometriche dei tetti, identificando ulteriori 13 milioni di mq che potrebbero essere sistemati a verde.
“È un obiettivo ambizioso e realizzabile per una città come Milano che sta indirizzando tutte le sue politiche verso la sostenibilità ambientale e l’incremento del verde”, ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
Ridurre il rischio di allagamenti
Tantissimi i benefici dei tetti verdi a fronte di fenomeni sempre più frequenti, imputabili al cambiamento climatico e all’avanzata di strade e fabbricati che hanno impermeabilizzato il suolo: trattengono le acque piovane e le rilasciano più lentamente al sistema fognario, contribuendo così a ridurre il rischio di allagamenti nel caso di piogge intense; riducono la temperatura estiva della copertura fino a 5° in meno e i picchi di calore in città fino a 2°; garantiscono consistenti risparmi nei consumi e nei costi di riscaldamento e condizionamento, fino al 10%; riducono l’inquinamento atmosferico e sonoro; migliorano le prestazioni dei pannelli fotovoltaici; aumentano la qualità dell’edificio, favorendo la socializzazione. Fenomeni sempre più frequenti, imputabili al cambiamento climatico e all’avanzata di strade e fabbricati che hanno impermeabilizzato il suolo.
Non solo norme, ma anche incentivi
Non solo norme, ma anche incentivi. Di recente grazie ai fondi del progetto di Clever Cities, l’amministrazione comunale ha stanziato 70mila euro a favore della realizzazione di tetti e pareti verdi nell’ambito del Bando “Be 2018” per la concessione di finanziamenti a favore di opere di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati. Ulteriori incentivi sono previsti dal Green Bonus promosso dal Governo Gentiloni nel 2018. I costi per realizzare un tetto verde vanno da un minimo di 50 euro per mq per un tetto a verde estensivo (prato) a un massimo di 200 per un tetto a verde intensivo (con piante).
A New York i rain gardens sono un’istituzione e ce ne sono più di tremila.
Le opere di ingegneria ispirate dalla natura saranno sperimentate a Milano e nei 133 comuni dell’area metropolitana nell’ambito di due progetti europei. Per il progetto europeo Life Metro-Adapt, a cui partecipa anche Legambiente Lombardia, saranno realizzate opere pilota nei comuni di Solaro, Masate, Parabiago, Cesate e Buccinasco. Con aiuole progettate per contenere un temporale che si rovescia a un ritmo di 25 millimetri all’ora e assorbire tutta l’acqua raccolta in meno di 48 ore, il tempo utile in estate per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara.
Insieme alle sperimentazioni saranno organizzati corsi di formazione per i tecnici comunali sulle soluzioni nature-based per le ondate di calore. La rinaturalizzazione è anche al centro del progetto Clever Cities, finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 e coordinato da Milano, Londra e Amburgo.