Salina avvia la transizione energetica

Grazie al sostegno dell’Ue verranno attivate molteplici soluzioni per ridurre il più possibile la dipendenza dai combustibili fossili

di Redazione

Grazie al sostegno del Clean Energy for Eu Islands Secretariat dell’Unione europea, 26 isole hanno ufficialmente avviato la transizione energetica pulita. La prima fase vedrà impegnata l’italiana Salina (nelle Eolie) insieme alle Isole Aran (Irlanda), all’arcipelago di arcipelago di Cres-Lošinj (Croazia), Sifnos (Grecia),, Culatra (Portogallo) e La Palma (Spagna) che  svilupperanno e pubblicheranno programmi di transizione energetica entro l’estate. Le altre 20 isole, che attueranno il progetto entro l’estate 2020, sono: Favignana e Pantelleria (Italia); Hyar, Brač e  Korčula (Croazia); Kökar (Finlandia), Nuova Caledonia e Marie-Galante (Francia); Creta e Samo (Grecia); Cape Clear (Irlanda); Azzorre (Portogallo); Ibiza, Mallorca, Minorca e A Illa de Arousa (Spagna); Gotland e Öland (Svezia); Orkney e Isolle Scozzesi off-grid (Regno Unito). Le 26 isole sono state selezionate sulla base del loro potenziale di realizzare processo di transizione di alta qualità con il supporto del Segretariato. Le soluzioni previste nelle strategie di de-carbonizzazione sono molteplici, con il comune obiettivo di ridurre il più possibile la dipendenza dalle forniture di combustibili fossili, perlopiù diesel utilizzato nelle centrali di generazione elettrica e sui traghetti. Si parla, in particolare, di fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico, solare termico), batterie per l’accumulo, reti intelligenti per ottimizzare l’autoconsumo energetico, mobilità elettrica, riqualificazione degli edifici con isolamento termico e pompe di calore.

Il Clean Energy for EU Islands Secretariat assicura che “nei prossimi mesi sosterrà Salina nei suoi sforzi per creare una visione unitaria plasmata dalla comunità insulare e per realizzare il suo obiettivo di estendere la transizione energetica pulita ad altre isole siciliane”.

Ogni anno consuma 1.800 tonnellate di gasolio e Gpl

L’isola vulcanica di Salina, con i suoi tre piccoli centri abitati – Santa Marina, Malfa e Leni – con circa 2.500 abitanti distribuiti su 26 km quadrati, è la seconda isola più grande dell’Arcipelago delle Eolie ed è un Sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che vive di turismo, piccola agricoltura e pesca artigianale. Ma questo piccolo paradiso ha un problema: ogni anno consuma 1.800 tonnellate di gasolio e gas di petrolio liquefatto – che rappresentano oltre il 70% del consumo energetico dell’isola – e le emissioni di carbonio di Salina ammontano a quasi 6.000 tonnellate di CO2 all’anno. Al Clean Energy for Eu Islands Secretariat sottolineano che “la maggior parte delle case di Salina sono state costruite prima del 1960 e, sebbene il loro stile sia parte del fascino dell’isola, il rendimento energetico di queste case è estremamente povero. Questo porta a bollette elettriche elevate per gli abitanti dell’isola, poiché parte dell’energia deve essere importata dalla terraferma. Il trasporto pubblico sull’isola è gestito da una società di proprietà dei tre Comuni. E’ coperto da minibus alimentati a diesel, che emettono circa 135 tonnellate di CO2 all’anno. Il carburante per le auto sulle isole, così come l’acqua potabile, viene portato a Salina in nave, che è anche il principale mezzo di trasporto da e verso l’isola”.

La più verde delle isole Eolie

Adesso Salina, “la più verde delle isole Eolie”, ha finalmente avviato la sua transizione energetica pulita. L’isola ha preso iniziative per promuovere l’eco-turismo e ridurre l’inquinamento e il degrado ambientale, e sta progettando di implementare l’efficienza energetica e le misure di risparmio energetico, in particolare per quanto riguarda i sistemi di illuminazione pubblica e il riscaldamento e raffreddamento degli i edifici pubblici. Inoltre le amministrazioni comunali puntano a produrre energia localmente, sfruttando le abbondanti risorse energetiche rinnovabili dell’isola sia per produrre elettricità che calore e per realizzare un trasporto pubblico con minibus elettrici alimentati da energia solare fotovoltaica. Le stazioni di ricarica alimenteranno anche i veicoli elettrici privati. Piani e attività green che sono stati ben accolti da residenti, operatori turistici locali e turisti.