Il pannello ecologico made in Mantova

Il Gruppo Saviola dagli anni novanta produce il pannello realizzato interamente con legno di recupero, senza abbattere neppure un albero

di Redazione

Il tema dell’economia circolare come possibile soluzione per un futuro sostenibile è certamente di grande attualità. Una necessità spinta dalla volontà di invertire la rotta sul tema dei cambiamenti climatici e per garantire la tutela dell’ambiente in cui viviamo. Per scoprire una realtà che ha fatto della green economy l’anima del proprio business bisogna spingersi in provincia di Mantova, in piena pianura Padana. A Viadana per la precisione, dove ha la sua sede il Gruppo Saviola: nato nel 1963 come produttore di pannelli truciolari, trova la sua vera strada nel 1992 quando il fondatore Mauro Saviola decide di utilizzare il legno post-consumo come materia prima. Inventando così il primo pannello totalmente ecologico realizzato interamente con legno di recupero, senza abbattere neppure un albero.

Tredici stabilimenti in giro per il mondo

Oltre 25 anni dopo quell’intuizione, il pannello ecologico Saviola, unico al mondo ad aver ottenuto l’importante certificazione Fsc 100% recycled, non solo è ancora in commercio – se ne producono nei vari stabilimenti 5 mila metri cubi al giorno – ma è stato la vera leva di successo del Gruppo, che oggi dà lavoro a 1.400 persone in 13 stabilimenti in giro per il mondo, e ha chiuso il 2018 con un fatturato di oltre 606 milioni e un margine operativo lordo (Ebitda) di oltre 100 milioni, in crescita del 21% rispetto al 2017 e del 25% rispetto al 2016.

Nei centri arrivano tonnellate di materiale da riciclare provenienti dalla raccolta differenziata dei comuni: vengono trasportate dalla flotta aziendale – composta da cento tir di proprietà – fino agli stabilimenti industriali, dove si uniscono ad altri scarti, come quelli dei clienti mobilieri. Risultato: vengono recuperate oltre 1,2 milioni di tonnellate di legno usato all’anno. Il che permette di salvare ogni giorno 10mila alberi vergini.