Il condominio come palestra per idee green

La seconda edizione del progetto Civico 5.0, curata da Legambiente, presenta un’analisi di 22 condomini italiani: tra progetti di riqualificazione energetica e sharing

di Leonardo Vacca

Riqualificare e rendere più efficace l’approvvigionamento elettrico e condividere spazi e risorse. Legambiente racconta le esperienze e le buone pratiche di 22 condomini italiani, partendo dal presupposto che la crisi climatica impone riflessioni e cambiamenti in tutti i settori, provando ad adottare sistemi sempre più sostenibili per produrre risorse.

In cosa consiste Condomini aperti? Nel rendere efficiente il sistema di raccolta differenziata, usare una lavanderia condominiale o l’automobile in maniera condivisa. E ancora, sale e cucine comuni, pranzi condominiali periodici, librerie e biciclette in condivisione. La cura del verde, impianti fotovoltaici, lampade a led per gli spazi comuni, isolamento termico delle facciate, dei tetti e dei solai. E infine, reti di teleriscaldamento e impianti geotermici.

Alcuni esempi: Roma, Milano e Bologna

Come nel caso del condominio di via del Porto, a Bologna, restaurato con l’uso di termointonaco e con l’installazione di una nuova centrale termica a metano. E in cui è stata creata una lavanderia condominiale, grazie all’acquisto di una lavatrice con quote volontarie. O del condominio di via Gramsci, a Milano, costruito nel 2019 con tutti i più moderni sistemi di efficientamento energetico, prelievo di acqua dalla falda che alimenta la pompa di calore e una massima attenzione all’isolamento termico. O di quello di via Marmorata, a Roma, dove sono state effettuate analisi sulla dispersione di calore di un fabbricato costruito nel 1918 e mai restaurato.

E mentre si provano a superare gli ostacoli burocratici, si organizzano cene, si è stabilito un vademecum del “buon vicinato”, si piantano nuovi alberi sui marciapiedi. Alcuni abitanti del condominio hanno adottato un albero, pagando una quota e incaricando il Servizio Giardini della Capitale della piantumazione. Grazie all’allargamento del progetto all’intero rione ci sono ora più di 90 alberi da far crescere.

Vivere così si può

Lo scopo è quello di far capire che vivere così si può. E di provare a diffondere l’uso di queste pratiche. Legambiente selezionerà annualmente 25 famiglie (due per condominio) interessate a eseguire alcune analisi ambientali relative alle dispersioni termiche in estate e in inverno, all’inquinamento indoor, al controllo dei fumi della caldaia e al consumo elettrico. Al termine delle analisi, ogni famiglia riceve una scheda da compilare, potendo inserire anche tutte le criticità rilevate e le possibili soluzioni.

Ognuno dei condomini di Civico 5.0 ha trovato soluzioni e sviluppato possibilità di migliorare la qualità della vita dei singoli e della comunità; contrastare lo spreco energetico; a volte alimentare energeticamente gli edifici, investendo nella sostenibilità e risparmiando denaro.

I numeri in Italia

In Italia sono oltre un milione e duecentomila gli edifici adibiti a condomini e circa l’80% è stato realizzato prima che venissero applicate le normative sull’efficienza energetica. In questi palazzi vivono circa 15 milioni di famiglie e l’edilizia è la seconda voce di consumo, dopo i trasporti, nel bilancio complessivo.

È proprio il settore dell’edilizia, dunque, che può svolgere un ruolo centrale sotto il punto di vista ambientale, economico e per lo sviluppo dell’economia circolare. Lottando contro i cambiamenti climatici da una parte e dall’altra contro le diseguaglianze sociali e di qualità della vita.

Per approfondire, il nuovo sito della campagna.