Una città alle porte di Dubai a zero emissioni e ridotti consumi di energia e acqua. Un esperimento pilota in vista di Expo 2020.
di Redazione
Essere sostenibili e attenti all’ambiente è sempre possibile, anche nelle condizioni più difficili. Con questo obiettivo è stata costruita in un’area desertica alle porte di Dubai “Sustainable City”. La città che oggi è abitata da 3.000 persone vuole dimostrare che una smart city a consumi energetici e idrici ridotti può esistere anche negli Emirati Arabi, Paese dove quasi l’80% del cibo che si consuma viene importato e per buona parte dell’anno si sopravvive solo grazie all’aria condizionata.
Partendo da un diverso modo di costruire: gli edifici realizzati a Sustainable City sono stati progettati in modo da sfruttare al massimo i benefici dell’orientamento e delle ventosità e sono tutti corredati in copertura da pannelli fotovoltaici che coprono i consumi elettrici. Per quanto riguarda i trasporti, in città possono circolare solo veicoli e bus elettrici. In aggiunta è stata realizzata una rete di piste ciclabili.
Sul fronte dei consumi idrici sono stati previsti sistemi di recupero delle acque reflue domestiche, che depurate vengono riutilizzate per irrigare o raffreddare le serre nelle quali si coltiva frutta e verdura.
Questo di Sustainable City è un esperimento pilota in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e autosufficienza energetica che Dubai si è data per l’esposizione Universale che si terrà quest’anno. Una vera sfida considerati gli scenari energivori di cui vive Dubai: grattacieli, isole artificiali, piste innevate in pieno deserto.
In occasione di Expo 2020, Dubai si trasformerà in chiave di sostenibilità: i viali intorno alle aree di Expo saranno ricoperte di materiale fotovoltaico che soddisferà il 50% del fabbisogno elettrico del sito espositivo, mentre saranno attivati gli Expo Riders, degli autobus elettrici a zero emissioni.