Brenner to Oslo: dall’Italia alla Norvegia con una 500e

AllaCarica! pronta per il lungo viaggio in auto elettrica: tra reportage, immagini e dietro le quinte dal Brennero a Oslo in modo sostenibile

Di Andrea Bertaglio*

La mobilità elettrica non ha ancora ottenuto lo spazio che merita, per il momento, per una manciata di motivi che a voler ben vedere sono sempre gli stessi: carenza di modelli elettrici sul mercato; scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica sul territorio nazionale; barriere culturali che vedono soprattutto nella cosiddetta “range anxiety”, l’ansia da autonomia, un nemico quasi invincibile. Eppure c’è chi è già in grado di dimostrare come in ambito europeo questi limiti non ci siano più, e che con un veicolo elettrico si possano fare anche viaggi più lunghi. Come dall’Italia alla Norvegia, ad esempio, che in auto elettrica può essere fatto anche in meno di 24 ore. Non in Tesla, ma… udite udite: con una Fiat 500 elettrica.

Ci è voluto un po’ di tempo in più, ma anche FCA è arrivata alla stessa conclusione di molti suoi concorrenti: il futuro è elettrico. E così, dopo il fallito tentativo di unire le forze con Renault e Nissan, colossi già da tempo impegnati nel produrre modelli ad emissioni zero, il marchio italo-americano ha deciso puntare sulla 500 elettrica. Già prodotta in Messico per il mercato USA (o meglio, californiano), la compatta torinese verrà presto prodotta anche in Italia per il mercato europeo. Sono 80mila le Fiat 500 elettriche che verranno prodotte a Mirafiori: un investimento pari a 700 milioni di euro che rientra in un piano da 5 miliardi di euro investiti nel Belpaese da qui al 2021.

L’intuizione e l’idea di una 500 elettrica

Per quanto l’idea di vedere una 500 elettrica possa sembrare rivoluzionaria, c’è chi ci ha pensato già qualche anno fa. Come Gianfranco Pizzuto, pioniere italiano dell’emobility noto non solo per essere stato nel 2007 socio co-fondatore della Fisker Automotive, ma anche e soprattutto per avere cercato (per ora inutilmente) di rilanciare il marchio Lancia in chiave elettrica e per avere intuito per primo l’enorme potenziale di una 500 full electric. Tanto da averne avviato negli scorsi anni l’importazione dalla California.

Diffondere la 500 elettrica in Europa, per Pizzuto, senza il supporto di Fiat e con una burocrazia soprattutto in Italia tale da dissuadere anche i più pazienti ed appassionati, si è rivelato molto più difficile del previsto. Tanto da portare all’abbandono di questo progetto, ma allo stesso tempo all’avvio di altri. Ad esempio, sulla sua 500e – che resta comunque “la seconda auto di casa” (la prima è una Jaguar iPace, essendo lui anche Brand EV ambassador per JLR Italia) Gianfranco Pizzuto ha brevettato un nuovo tipo di batteria, che utilizza una resina bi-componente addizionata di grafene che permette di aumentare notevolmente le proprietà di dissipazione del calore. Un sistema questo che aumenta anche la sicurezza in caso di incidente limitando il pericolo del cosiddetto “thermal runaway”, ossia il possibile innesco di una reazione chimica a catena che può far incendiare le batterie agli ioni di litio.

La sfida: dal Brennero a Oslo in meno di 24 ore

Ora, per Gianfranco ed il suo team, Scuderia E, c’è una nuova sfida da vincere. Anzi, un record da compiere: andare dal Brennero ad Oslo in meno di 24 ore. Si chiama appunto “In 24 hours from Brennero to Oslo with an electric Fiat 500”, iniziativa tutta italiana sponsorizzata da Ionity, joint venture tra BMW Group, Daimler AG, Ford Motor Company e Volkswagen Group con Audi e Porsche con un chiaro obiettivo: costruire una rete di ricarica ad alta potenza per veicoli elettrici lungo le principali autostrade in Europa.

Allacarica.it, media partner dell’evento, seguirà dal vivo questa impresa, raccontandone via social in diretta i dettagli ed i retroscena più interessanti per capire quali sono i reali limiti ed opportunità che si nascondono dietro la pianificazione di un lungo viaggio con un’auto elettrica. L’appuntamento è per il 31 agosto, quando da Merano ci si incamminerà appunto verso la Scandinavia.

Come si dice in questi casi, quindi, “Stay tuned!”, perché prossimamente vi daremo maggiori dettagli sia sulla spedizione che sull’auto che verrà utilizzata.

*collaboratore de “La Stampa”, esperto di comunicazione e social media