Guerra ai monopattini elettrici

A Torino multe salate per mancanza di certificato di circolazione, targa e assicurazione. Legambiente: nel decreto ministeriale troppi limiti alla circolazione

Ancora una sanzione per chi viaggia in monopattino elettrico a Torino. La terza in pochi giorni. Questa volta è toccato a un giovane che si è visto arrivare una super multa perché in contromano su un mezzo non immatricolato né assicurato.

Insomma circolare sul monopattino elettrico sulle strade di Torino può costare una tombola: 1.079 euro di multa. O meglio di multe. Effetto di diverse violazioni. E non è nemmeno escluso che il proprietario si veda sequestrato o confiscato il mezzo, codice della strada alla mano.

La circolare della polizia municipale

Le cifre delle contravvenzioni compaiono su una circolare della polizia municipale, la numero 92 del 2019 che porta la data del 21 ottobre. E che spiega come i monopattini elettrici, superando i 6 chilometri all’ora di velocità, sono paragonabili in tutto e per tutto ai ciclomotori. Di qui l’obbligo di avere il certificato di circolazione, la targa e l’assicurazione per la responsabilità civile. Rispettivamente le multe sono di 154, 76 e 849 euro. Inoltre, i conducenti sono tenuti a indossare il casco (83 euro di sanzione) e, se minorenni, hanno l’obbligo del patentino AM (5.110 euro di multa). In alcuni casi ci sono anche sospensioni e decurtazioni della patente, fermo amministrativo del mezzo. Solamente sull’indossare il casco il comandante della polizia municipale di Torino, Emiliano Bezzon, preferisce sorvolare “per ora”.

Per il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini è “assurda la guerra ai monopattini: si tratta di mezzi a inquinamento ed emissioni zero, proprio quello di cui abbiamo bisogno da un punto di vista ambientale, e che consentono di lasciare a casa auto e scooter”. Legambiente chiede al governo di “mettere mano alle regole per la circolazione dei monopattini e di equipararli alle bici”. Anche perché “il decreto approvato a giugno pone troppi limiti alla circolazione e prevede un’assurda cartellonistica che complica la sua applicazione. Visto l’enorme successo che stanno avendo i monopattini, è arrivato il momento di fissare regole uguali in tutta Italia per la circolazione, con una velocità massima e l’equiparazione alle bici nel codice della strada”.

Ancora una misura sperimentale

Applicare alla lettera il codice della strada sembra il frutto di un’interpretazione discutibile. Eppure al momento, come principio generale, la circolazione dei monopattini è vietata: la sua “legalizzazione” – prevista dalla legge di Bilancio di quest’anno e attuata il 4 giugno dal ministero delle Infrastrutture con il decreto 229/2019 – è solo una misura sperimentale e riguarda i Comuni che fissano in quali aree organizzarla. Ad oggi, la sperimentazione è partita da solo in poche città. E Torino al momento non è nell’elenco.

Contro le multe si mobilita il Club monopattini Torino: “Non c’è una normativa che prevede l’immatricolazione di questi mezzi e il nostro obiettivo è Torino pulita”, Anche la Consulta mobilità ciclistica e moderazione del traffico scende in campo. “Perché”, si domanda, “multare un monopattino pur sapendo che a breve partirà la sperimentazione proprio per consentire questi spostamenti? Prendere di mira i monopattini, che come bici e pedoni rientrano tra gli utenti deboli della strada, finisce per disincentivare la mobilità dolce. Ci chiediamo perché il pugno duro non venga applicato anche agli automobilisti indisciplinati”.

Guerra al parcheggio selvaggio a Verona

Anche a Verona i monopattini elettrici entrano nel mirino dei vigili. La polizia locale ha dichiarato guerra al parcheggio selvaggio dei monopattini e ne ha sequestrati 36 in due giorni rimuovendoli da marciapiedi, ingressi pedonali e fermate autobus. Tutti gli interventi sono stati effettuati a seguito di segnalazione da parte di cittadini al sindaco e alla polizia municipale. I mezzi si trovano ora alla ‘depositaria dei veicoli’ del Comune. Il costo della loro rimozione sarà pagato al momento del ritiro, mentre la multa per divieto di sosta, 42 euro a veicolo, sarà notificata via posta.