Al Klimahouse future hub la casa del futuro

A Bolzano dal 22 al 25 gennaio 2020 la fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia

di Redazione

Dai moduli green interamente realizzati in legno alle pareti smart alle quali collegare lo smartphone, passando per i tetti che contengono al loro interno tutte le funzionalità per il massimo comfort della casa. E poi applicazioni per noleggiare macchinari da lavoro o abitazioni a emissioni zero. Queste alcune delle idee delle startup che animeranno il Future Hub di Klimahouse 2020, fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia, dal 22 al 25 gennaio 2020 a Fiera Bolzano.

Un vero e proprio villaggio dell’innovazione che si arricchisce quest’anno con un’esposizione di almeno 30 prodotti che racconteranno novità e trend futuri. Future Hub accenderà i riflettori sulle più importanti novità nel settore delle green technologies, del risparmio energetico, della sostenibilità, delle costruzioni, dell’energia e dei servizi It e IoT (Internet of Things) applicati al sistema casa.

Sono 15 le startup in gara per il Klimahouse Startup Award. Sarà presente, ad esempio, la bolzanina Mas Roof, azienda incubata al Noi Techpark di Bolzano, creatrice del primo tetto multifunzionale: una copertura che non ha solamente una parte attiva, regolata dai pannelli fotovoltaici sulla superficie, ma anche una passiva. Questa può contenere tutti gli impianti indispensabili per il corretto funzionamento dell’abitazione, dal serbatoio dell’acqua fino al sistema di deumidificazione.

Graffiti 4 Smart City è invece una startup ad alto tasso innovativo che ha creato dei veri e propri mosaici installabili, ad esempio, negli hotspot della città. Il prodotto è composto da sottili tessere da muro inseribili nelle pareti e collegabili direttamente al proprio smartphone sfruttando la tecnologia 5G, che permettono di accedere ad una serie di servizi. La tecnologia è stata usata anche a Matera, capitale europea della cultura 2019, dove 11 muri cittadini sono stati decorati con mosaici in resina biobased, 100% biodegradabili nella loro componente vegetale.