Positiva la conferma del bonus verde per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali
di Redazione
Più mobilità elettrica, più trasporto pubblico e più verde. Sono questi gli ingredienti necessari a combattere lo smog che, appena il bel tempo si prolunga facendo stagnare l’aria sulle città, torna a diventare una minaccia.
A favorire l’accumularsi di inquinanti nell’aria delle città è infatti l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che aiutano a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. In Italia ogni cittadino dispone di appena 31 metri quadrati di verde urbano e la situazione peggiora nelle metropoli del nord con valori che vanno dai 17,9 di Milano ai 22 di Torino. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento alle limitazioni del traffico entrate in vigore con il nuovo anno in molte città.
Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione di tutti gli strumento necessari a contrastare l’accumulo di sostanze pericolose nell’aria che respiriamo.
E il verde è uno strumento importante. Una pianta adulta è capace infatti di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante assorbe 20 mila kg di anidride carbonica all’anno. E’ dunque positiva la conferma del bonus verde che prevede una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Una misura utile a qualificare le aree urbane ma anche a ridurre l’impatto degli inquinanti nelle città.