Mobilità: piccolo è utile

Specie se è un mezzo di spostamento condiviso. I dati dell’Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility

Redazione

La maggior parte degli spostamenti è fatta da persone che viaggiano sole, su piccoli tragitti, in città. La maggior parte delle automobili è fatta per portare 5 persone, più i bagagli, su lunghi percorsi. Una o due tonnellate di materiali che si spostano per muovere di pochi chilometri un peso dell’ordine delle decine di chili. Uno spreco, calcolando che le macchine rimangono ferme tra il 90 e il 95% del tempo.

Di fronte a questa diseconomia, il mercato sta dando una doppia risposta. Flotte in sharing per aumentare l’uso del mezzo evitando costi inutili e ingombri. E mezzi adatti alla micromobilità: dalle bici ai monopattini. I numeri si leggono sull’ultimo Rapporto nazionale della sharing mobility elaborato dall’Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility.

Nel 2019 ci sono stati 3 milioni di viaggi in scooter elettrici condivisi. E sono stati messi a disposizione più di 27 mila monopattini e 35 mila biciclette in sharing. Complessivamente 65 mila veicoli leggeri in sharing. Grazie a 86 servizi di micromobilità presenti in uno su tre dei 110 capoluoghi di provincia italiani. Al primo posto Milano con ben 14 servizi. A seguire Roma con 11 e Torino con 7.

Nel ventaglio della micromobilità condivisa, il servizio più diffuso è il bikesharing station-based presente in 26 città, seguito dai monopattini in sharing con 38 servizi in 17 città, dal bikesharing free-floating (13 servizi in 12 città) e dallo scootersharing che è presente in 4 città.

Per lo scootersharing si osserva anche quest’anno una crescita straordinaria: i veicoli in condivisione sono passati da 150 nel 2015 a oltre 5.000 nel 2019 (+126% rispetto al 2018), di cui oltre il 95% è elettrico. I noleggi dei motorini in condivisione raggiungono quota 3 milioni.

I monopattini in sharing, servizio sbarcato in Italia a fine 2019, si stanno affermando e diffondendo: tra dicembre 2019 e settembre 2020 sono passati da 4.900 a 27.150, valore destinato a crescere. I servizi attivi sono passati da 12 a 38 nello stesso periodo. Il monopattino in sharing, al pari con il bikesharing è il servizio di micromobilità più in crescita nel periodo post lockdown.

Anche per quanto riguarda il bikesharing, il 2019 è stato un anno positivo. È il servizio più diffuso in Italia e la flotta a disposizione è di quasi 35.000 bici, di cui il 15% elettriche. Rispetto al 2018, le iscrizioni sono cresciute del 60%.

“L’aspetto più interessante è la possibilità di integrazione di scooter elettrici, bici condivise e monopattini con il trasporto pubblico e la ciolopedonalità, con un conseguente  minor ricorso all’auto di proprietà per gli spostamenti urbani che può ridurre l’ inquinamento dal trasporti del 20-30%”, ha detto Raimondo Orsini dell’Osservatorio Sharing mobility.