Ecco come, secondo uno studio Enel, i paesaggi urbani possano raggiungere la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la competitività economica
di Goffredo Galeazzi
Le città generano l’80% della ricchezza mondiale. E’ qui che si fa innovazione. E da qui bisogna partire per la transizione energetica e per perseguire gli obiettivi di neutralità climatica che i diversi Paesi e le città si sono dati da qui al 2050. Ma è anche qui che le sfide globali sono più critiche.
Re-immaginare le città di domani in termini di qualità di vita migliore seguendo un approccio basato sull’economia circolare – suggerisce lo studio Enel “Città circolari – Le città di domani” condotto con il contributo di Arup, Intesa Sanpaolo e Future Food Institute – rappresenta dunque un’enorme opportunità. Dal punto di vista ambientale, in quanto l’economia circolare può contribuire fino al 45% all’impegno per la decarbonizzazione globale entro il 2050 (Ellen MacArthur Foundation, 2019). Dal punto di vista sociale, in quanto l’economia circolare può creare posti di lavoro meno sostituibili dall’automazione. Secondo uno studio del Cen (Circular Economy Network), sotto il profilo del lavoro, l’Italia è seconda solo alla Germania, con 517.000 occupati contro 659.000. Le persone che nel nostro Paese vengono impiegate nei settori circolari sono il 2,06% del totale, valore superiore alla media Ue 28 che è dell’1,7%.
Ma come dare vita a città sostenibili, socialmente inclusive ed economicamente competitive?
Tra gli esempi portati nel documento, ci sono Genova e Savona. Nel capoluogo ligure, si sta adottando una soluzione di City Analytics per l’analisi e l’ottimizzazione del trasporto in tempo reale, inclusa l’installazione di un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici diffusa in tutta la città, con oltre 200 punti di ricarica. E dal 2017, nel campus dell’Università di Genova a Savona, è attivo un Living Lab creato per sviluppare e testare tecnologie per reti intelligenti in un ambiente reale e controllato.
In Europa, invece, è presa ad esempio Malaga. Qui, dal 2009, il progetto Smartcity Málaga sostiene la ricerca, lo sviluppo e un ecosistema innovativo in cui tutte le tecnologie intelligenti lavorino assieme in un ambiente reale, con oltre 20.000 utenti finali.
Oltre oceano soluzioni avanzate sono in corso applicazione in diverse città in cui Enel è presente, incluse Boston, New York e Pittsburgh, consentendo una circolarità, una sostenibilità e una resilienza migliori e ottenendo al contempo risultati efficaci dal punto di vista dei costi e, talvolta, in grado di generare ricavi.
In America latina, a San Paolo (Brasile), Enel ha lanciato Urban Futurability. Si tratta di un progetto da 25 milioni di euro che prevede la realizzazione di una replica virtuale della rete elettrica chiamata Network Digital Twin, che utilizza la completa digitalizzazione della rete e delle aree circostanti assieme a dati in tempo reale e alla manutenzione predittiva per mitigare i rischi di fenomeni meteorologici estremi, di incendi ed inondazioni, oltre a permettere di misurare e di mitigare le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico.