san petronio

Primo comandamento: non inquinare

A Bologna l’idea green dell’archistar Mario Cucinella per la facciata della basilica di San Petronio

Si chiama “Bosco San Petronio” l’ultimo, in ordine di apparizione, esempio di edilizia religiosa votata alla sostenibilità. La proposta – per ora si tratta solo di un’idea – è stata lanciata da Mario Cucinella, archistar bolognese. In un’intervista al quotidiano Resto del Carlino Cucinella ha illustrato il suo progetto per completare con un rigoglioso bosco verticale la facciata della basilica di San Petronio, la più importante di Bologna. L’idea, che ha già suscitato un certo clamore, tanto da sembrare una provocazione in vista delle prossime comunali, è ispirata all’enciclica di Papa Francesco Laudato si’. “Un po’ di provocazione, specie da parte di noi architetti, è anche utile”, ha confermato Cucinella. “Ben venga il dibattito, anche feroce, se porta a un pensiero collettivo, a una riflessione su un tema che sarà la priorità dei prossimi decenni”. La cura per il pianeta, quindi, si sposerebbe con un luogo religioso ma anche simbolico per la città emiliana. “Mi sembrava bello che Bologna – ha aggiunto Cucinella – fosse la prima città a lanciare al mondo un forte messaggio su sostenibilità ed ecologia. E lo facesse da un simbolo potente, come è la sua basilica”.

Gli edifici religiosi green nel mondo

Ma gli esempi di architettura green applicata agli edifici religiosi sono molti, soprattutto all’estero. La moschea al 76° piano del grattacielo Burj Khalifa, a Dubai, è la più alta mai costruita. L’edificio è stato costruito in un’ottica di eco-sostenibilità: ogni anno il sistema di raffreddamento della torre raccoglie 15 milioni di litri di acqua che vengono riciclati per usi interni.

Un’altra moschea, questa volta in Europa, e nello specifico in Inghilterra è stata definita la “prima moschea ecocompatibile” del Vecchio continente. È la Cambridge Central Mosque, moschea centrale della cittadina britannica celebre per la sua università.
Inaugurata il 24 aprile 2019 – e realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente – può ospitare fino a mille fedeli nella sala della preghiera.

La Capela do Monte di Álvaro Siza nell’Algarve, in Portogallo, come raccontato in questo articolo dal Sole 24 ore, presenta materiali naturali, ed è priva di elettricità e riscaldamento. Da un oceano all’altro, fino all’Indonesia, dove, a Jakarta, è presente una nuova chiesa completamente in legno, un materiale molto usato nell’architettura religiosa, l’Oikumene Church. Esempi di spazi in cui l’impegno per il pianeta si coniuga quindi con la spiritualità e la fede.