Si moltiplicano le iniziative green per rendere sempre più sostenibili i mezzi pubblici. Ma non è tutto oro quel che luccica (vedi alla voce “bus flambè” a Roma). Una panoramica sulla mobilità urbana
di Barbara Battaglia
Si moltiplicano le buone pratiche green nel trasporto pubblico urbano. Sono sempre di più infatti i Comuni che scelgono di convertire la flotta dei mezzi in elettrici e/o ibridi.
Ma non è ovviamente tutto oro quel che luccica. O meglio, per citare il report di Legambiente “Ecosistema Urbano 2020”, al di là di alcune eccellenze ed esperienze virtuose c’è un’Italia a due velocità. La prima è più dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali. La seconda, più statica con un andamento troppo “lento” nelle performance ambientali soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.
Roma, ad esempio, ha meritato un’insufficienza, secondo il recentissimo studio Sustainable Mobility Index proprio per quanto riguarda le emissioni dei suoi bus. Londra e Stoccolma, per intenderci, hanno “preso” un bel 10.
Ecco comunque una carrellata (di alcune) delle ultime novità italiane in materia di mobilità urbana pubblica e green.
Il 13 novembre nelle linee urbane di Treviso, sono entrati in servizio i primi mezzi Mom, ad alimentazione ibrida. Si tratta dei primi due Mercedes Citaro Hybrid 6D, appartenenti alla categoria degli ibridi leggeri, per un investimento pari a quasi 400 mila euro.
Milan l’è un gran Milan
A Milano Atm, la società del trasporto pubblico locale, ha lanciato le nuove pensiline a impatto zero, alimentate completamente a energia solare, in diverse zone della città. Autonome dal punto di vista energetico, le eco-pensiline sono illuminate a led con l’energia fornita da un sottile pannello fotovoltaico installato sul tetto. Due display a lcd informano poi in tempo reale i passeggeri sull’arrivo dei mezzi e sulle notizie che riguardano la mobilità cittadina. La prima pensilina green è stata installata in questi giorni. Nei prossimi mesi, ne saranno attivate in totale 60. Ed è solo di pochi mesi fa, lo scorso luglio, l’annuncio, sempre di Atm, dell’assegnazione di due gare – pari a 365 milioni di euro – per 250 bus e 80 tram elettrici. L’obiettivo dell’azienda meneghina? “Rendere la flotta 100% elettrica nel 2030”.
In Toscana
Scendendo lungo lo Stivale, il Comune di Grosseto, in collaborazione con il network di colonnine per auto Be Charge, realizzerà una rete per la ricarica di veicoli elettrici che prevede sul territorio 25 stazioni per 50 punti di ricarica. Tutto ciò non è costato nulla ai cittadini: è stato infatti possibile grazie a una procedura negoziata per individuare soggetti privati per la concessione di suolo pubblico su cui realizzare e gestire servizi di ricarica per veicoli elettrici. L’implementazione della rete di ricarica capillare non ha richiesto alcun ricorso a fondi pubblici in quanto gli investimenti sono fatti dall’operatore privato partner del Comune, così come i costi operativi.
Roma capoccia
Ed eccoci alla Capitale… Il primo bus ibrido della flotta Atac è arrivato a Roma da pochi giorni, lo scorso 27 novembre. Si tratta di un prototipo dei 100 autobus ibridi che entreranno in servizio a partire dall’estate prossima. Andranno infatti a sostituire veicoli euro 3 in servizio ormai da oltre 10 anni, con una riduzione di almeno il 50% delle emissioni inquinanti.
“Questi nuovi bus sono la dimostrazione che la strada scelta per rilanciare il trasporto pubblico nella Capitale è quella giusta – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese – In pochi anni abbiamo ottenuto risultati importanti, tra cui il rinnovo di oltre la metà del parco mezzi. Oggi facciamo un nuovo passo avanti, confermando l’impegno per una mobilità sempre più sostenibile”.
I 100 mezzi in arrivo sono autobus classe I urbani da 12 metri ibridi e con motorizzazione diesel euro 6, tutti dotati di cabina protetta, climatizzazione e pedana manuale per le persone con disabilità e di tutti gli impianti tecnologici installati sulle ultime forniture, fra i quali il conteggio dei passeggeri in salita e discesa e il sistema di videosorveglianza, antincendio e monitoraggio satellitare.
Di certo però se da una parte arrivano nuovi autobus super sostenibili, dall’altra chi viaggia ogni giorno sui mezzi pubblici romani potrebbe non essere così entusiasta…Basti pensare al numero degli autobus in fiamme. Secondo la stessa Atac ad oggi sono “complessivamente otto i casi di vetture distrutte dalle fiamme dall’inizio dell’anno”, un dato però “in calo del 65% rispetto al 2018”.