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Un giardino di quartiere contro l’isolamento da Covid 

Uno studio europeo coordinato dal Cnr analizza come si è modificata la percezione del verde urbano durante le settimane di pandemia

Avere a disposizione spazi verdi in città  è considerato essenziale. Tanto più durante i periodi di emergenza e di isolamento sociale. Questo emerso dall’indagine europea sulla percezione del verde urbano da parte dei cittadini in periodo di pandemia e il suo effetto sull’isolamento sociale. Lo studio, coordinato dall’Istituto per la bioeconomia del Cnr, è pubblicato su Urban Forestry & Urban Greening

Il dato principale emerso dalla ricerca è che le aree verdi urbane svolgono un ruolo essenziale nell’ambiente fornendo molteplici servizi ecosistemici. In più, ma hanno anche effetti benefici sulla salute fisica e sul benessere psicologico

L’indagine è stata svolta mettendo a confronto la frequentazione e la percezione degli spazi verdi urbani di più di 2.500 cittadini in 5 Paesi europei (Italia, Croazia, Lituania, Slovenia e Spagna) e in Israele durante le settimane di lockdown.

Italia e Spagna – dove le restrizioni erano più severe – sono stati i Paesi dove si è registrata la più alta percentuale (64%) di persone che hanno smesso di frequentare le aree verdi.  Ha continuato a farlo solo chi aveva un motivo essenziale  come portare fuori il cane. 

Proprio l’impossibilità di frequentare le aree urbane verdi urbane nelle settimane di lockdown ha reso più evidente come tali luoghi non soddisfano solo bisogni essenziali quali  appunto fare attività fisica, ma anche cognitivi ed emotivi. Rappresentando così veri luoghi di rifugio personale in cui semplicemente stare all’area aperta, osservare la natura, incontrarsi. 

Dalle risposte dei cittadini è emersa anche una diversificazione della tipologia di spazi verdi frequentati nelle settimane di lockdown. Sono risultati più visitati i giardini e i  viali alberati vicini a casa, spesso raggiunti a piedi o in bicicletta, piuttosto che i parchi urbani.

I suggerimenti espressi dagli intervistati – utili anche post pandemia – riguardano la necessità di pianificare la città integrando nel tessuto urbano spazi verdi facilmente accessibili a tutti e a pochi passi da casa (parchi, giardini locali, piazze e viali alberati). E al tempo stesso  sviluppare una mobilità verde  che faciliti il raggiungimento di queste aree.