piste ciclabili

Piste ciclabili per collegare università e stazioni ferroviarie

Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili le finanzierà con oltre 4 milioni

Ben 329 sedi universitarie italiane (l’83% del totale) hanno entro tre chilometri almeno una stazione ferroviaria. Purtroppo, però, 254 (il 77%) non hanno un collegamento ciclabile stazione-università. E il treno, come confermato dall’Istat, è il primo mezzo di trasporto collettivo utilizzato dagli studenti.

Grazie al lavoro di studio, ricerca e incrocio dei dati, l’Osservatorio di mercato di Rete ferroviaria italiana (Rfi) dimostra che 188 poli universitari possono essere collegati a 133 stazioni ferroviarie. Questo attraverso percorsi ciclopedonali agevoli, pianeggianti o con pendenza media limitata, e di lunghezza minore di 3 chilometri. In queste 133 stazioni ogni anno, in epoca pre-covid, partivano o arrivavano 45,6 milioni di viaggiatori per motivi di studio.

Progettare ciclovie e ciclostazioni

Adesso, grazie al decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha disposto il finanziamento di 4.244.458 euro per la progettazione e realizzazione di ciclostazioni e piste ciclabili per collegare le stazioni con i poli universitari.

Favorire l’uso delle biciclette

“E’ solo il primo progetto a cui potranno seguire ulteriori interventi con lo stanziamento di fondi aggiuntivi”, ha commentato il ministro Enrico Giovannini. “Promossa insieme a Rfi, del Gruppo Ferrovie dello Stato, l’iniziativa intende favorire nei centri urbani l’uso delle biciclette come strumento di mobilità sostenibile, garantendo allo stesso tempo adeguati livelli di sicurezza. Si tratta di un segnale nella direzione di un cambio culturale che consentirà ai cittadini di spostarsi con mezzi leggeri riducendo le emissioni inquinanti”.

I Comuni, individuati su proposta del ministero dell’Università e della Ricerca, sono stati selezionati tenendo conto di eventuali altri poli di attrazione (turistico, culturale, sportivo, ecc.) che potrebbero essere raggiunti grazie alle ciclovie, degli aspetti urbanistici e del Piano urbano della mobilità sostenibile (se c’è).

Aree di sosta con le rastrelliere

In questa prima fase, i fondi vengono destinati a Bari, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma. Le amministrazioni comunali, in accordo con le università, dovranno realizzare i percorsi ciclabili, le ciclostazioni e le infrastrutture per la sicurezza. Sarà inoltre possibile prevedere sistemi di sharing mobility. Rfi, attingendo alle risorse del Contratto di programma, realizzerà le aree di sosta delle biciclette presso le stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazione, di videosorveglianza e di segnaletica e a dotare le rampe delle scale delle canaline per il trasporto delle bici.