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La “nuova normalità” delle rinnovabili

Dice l’Aie che nel 2020 l’aumento della capacità rinnovabile ha rappresentato il 90% dell’espansione dell’intero settore energetico globale

Le rinnovabili non hanno sofferto la pandemia. Nel 2020 l’aumento della capacità rinnovabile ha rappresentato il 90% dell’espansione dell’intero settore energetico globale. E il boom registrato lo scorso anno è una “nuova normalità”. A dirlo è l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nell’ultimo aggiornamento sul mercato delle rinnovabili, dopo aver rivisto al rialzo le sue stime per il 2021 e il 2022 del 25% rispetto alla precedente previsione del novembre 2020.

Nel 2020 la nuova potenza installata da rinnovabili è aumentata del 45% a quasi 280 GW, l’aumento maggiore su base annua dal 1999. Una crescita che secondo l’Aie si ripeterà nel 2021 e nel 2022, con le rinnovabili a rappresentare il 90% della nuova potenza elettrica installata.

Ottimisti sugli obiettivi climatici

“L’energia eolica e solare ci stanno dando più motivi per essere ottimisti sui nostri obiettivi climatici mentre battono record su record – ha affermato il direttore esecutivo Fatih Birol – i governi devono costruire su questo slancio promettente attraverso politiche che incoraggino maggiori investimenti nel solare e nell’eolico, nell’infrastruttura di rete aggiuntiva di cui avranno bisogno e in altre tecnologie rinnovabili chiave come l’energia idroelettrica, la bioenergia e la geotermia”.

Il fotovoltaico registrerà ancora record, con aggiunte annuali che raggiungeranno i 162 GW nel 2022, quasi il 50% in più rispetto al livello pre-pandemia del 2019. A conferma del solare come “nuovo re dei mercati elettrici globali”, scrive l’Aie. La nuova potenza eolica è aumentata di oltre il 90% nel 2020 rispetto al 2019 raggiungendo i 114 GW, anche se per il vento è previsto un rallentamento nel 2021 e nel 2022 pur rimanendo del 50% più alto rispetto alla media 2017-2019.

Accelerazione in Europa e Usa

A fronte di un rallentamento nel mercato delle energie rinnovabili della Cina, è il resto del mondo a compensare e a mantenere il ritmo di espansione delle rinnovabili. L’Aie prevede un’accelerazione in Europa, per via del rilancio delle politiche dell’Unione sul clima e del decollo dei Power Purchase Agreement (Ppa) aziendali, spinti dal calo dei costi del fotovoltaico. Discorso analogo per gli Stati uniti per via dell’estensione dei crediti d’imposta federali, mentre i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni annunciati dal presidente Biden avranno effetto dopo il 2022.

In calo del 50% le nuove installazioni in India nel 2020. Mentre il 2021 e il 2022 dovrebbero vedere un recupero record grazie ai progetti in ritardo da precedenti aste competitive.

La produzione di biocarburanti dovrebbe tornare nel 2021 ai volumi del 2019, dopo il calo dell’8% nel 2020. Nel 2022 è previsto un aumento della produzione di un ulteriore 7%. Principalmente guidata dagli standard sui combustibili puliti e dal sostegno delle politiche negli Stati uniti, la capacità di produzione globale di Hydrotreated Vegetal Oil (HVO) dovrebbe quasi raddoppiare nei prossimi due anni, ampliando significativamente la capacità di produrre biocarburanti da rifiuti e scarti.