Bolzano, si rafforza il trasporto pubblico a emissioni zero

Dodici bus a idrogeno per l’azienda Sasa che dispone già di una flotta “verde” che viaggia in città da anni. Presto anche una stazione di rifornimento

Sono alimentati a idrogeno e hanno 350 chilometri di autonomia i bus realizzati dall’azienda Solaris, che si andranno ad aggiungere ai prototipi a celle a combustibile già in servizio a Bolzano dal 2013. I primi tre di dodici mezzi per il trasporto urbano sono stati consegnati alla provincia autonoma e alla società in house Sasa.

In servizio dal 2013

L’azienda Sasa dispone già di una flotta di bus elettrici e a idrogeno che viaggiano in città da anni. Sono in servizio infatti dal 2013 grazie al progetto “Clean hydrogen in European Cities” (Chic), un programma Ue che nasce proprio per iniziare a pensare alle tecnologie degli autobus a celle a combustibile a idrogeno.

Ora arriva il Solaris Urbino 12 hydrogen, un mezzo che combina una cella a combustibile ad alte prestazioni e una batteria al titanato di litio da 29,2 kWh. La potenza della cella a combustibile è di 70 kW, la capacità del serbatoio dell’idrogeno è di 37,5 chilogrammi per una percorrenza giornaliera superiore a 350 km. Gli unici prodotti di scarto generati durante il funzionamento sono vapore acqueo a 55 gradi.

Nel Pnrr il rinnovo del parco bus

“La decisione della Provincia di Bolzano di investire consistenti risorse per l’acquisto di nuovi bus a idrogeno è in linea con la visione strategica del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili”, ha affermato in una nota il ministro Enrico Giovannini. “Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza è previsto un investimento di oltre 3 miliardi di euro per il rinnovo del parco autobus impiegato nel trasporto pubblico locale con l’acquisto di mezzi elettrici e a idrogeno per le aree urbane. La mobilità sostenibile nelle città, grandi e piccole, è un elemento importante per migliorare la vivibilità dei quartieri e la qualità della vita delle persone”.

“La nostra strategia a lungo termine – spiega Petra Piffer, direttrice di Sasa – prevede di convertire entro il 2030 gran parte della flotta Sasa in veicoli sostenibili, ovvero autobus a batteria e a idrogeno. A breve l’obiettivo è mettere in servizio entro fine anno sia i nuovi autobus a idrogeno che otto bus elettrici, puntando a una completa modernizzazione della flotta. Per ora i mezzi sono in servizio principalmente in ambito urbano. Tuttavia è già in fase di studio l’impiego di mezzi a zero emissioni anche fuori dalle città”.