mobilità sostenibile

Pin Bike: incentivi a chi va in bici

Entro il 31 agosto va presentato il piano di spostamenti casa-lavoro e casa-scuola per accedere ai sostegni previsti dal decreto 

Andare in bici fa bene alla salute e può far bene anche al portafoglio. Sono infatti sempre più numerose le amministrazioni comunali che riconoscono incentivi economici ai cittadini che decidono di utilizzare la bici per raggiungere il posto di lavoro o la scuola. Assicurandosi per contro molti vantaggi: minor traffico e inquinamento, minori problemi di salute nella cittadinanza, maggiore sicurezza, socialità, diffusione del commercio di prossimità e ripopolamento dei centri storici. 

Per certificare questi spostamenti già in molti Comuni italiani – tra cui Foggia, Pescara, Bergamo e in 11 Comuni nell’area metropolitana di Torino – è attiva Pin Bike. Una start up ideata da Nico Capogna, ambientalista e ciclista urbano. Un sistema brevettato di certificazione del traffico su due ruote pratico, economico e infallibile (è impossibile barare). Consente di monitorare il traffico urbano in bici e avere un report che indichi in quali giorni, i percorsi e in che modalità l’utente si è diretto al lavoro o a scuola.

Sulla base dei dati registrati da Pin Bike, Comuni e pubbliche amministrazioni riconoscono incentivi compresi tra i 20 e i 25 centesimi per chilometro nelle tratte casa/scuola e casa/lavoro e fino a 4 centesimi nelle tratte generiche effettuate all’interno del perimetro urbano.

Ora la scelta di una mobilità sostenibile – anche alla luce della pandemia e della necessità di contenere le occasioni di contagio – si sta estendendo alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. Il Decreto sostegni bis dello scorso maggio ha infatti previsto uno stanziamento. Fino a 35 milioni di euro in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni e di altri 15 milioni per le scuole per finanziare iniziative di mobilità sostenibile come bike sharing, bike pooling, car pooling, car sharing e piedibus.

Per ottenere i fondi, aziende, pubbliche amministrazioni e scuole dovranno entro il 31 agosto identificare un mobility manager e predisporre un piano di spostamenti casa-lavoro del proprio personale e casa-scuola del personale scolastico e degli alunni.

Per sostenere queste realtà, Pin bike darà vita a partnership con aziende del settore. Offrirà corsi di formazione per i mobility manager aziendali e per la redazione dei piani di spostamento. Piani di spostamento che tengano conto delle esigenze aziendali, integrando tutte le modalità di trasporto presenti in azienda – auto di proprietà, auto aziendali, biciclette, bici condivisa – in un unico progetto. Tutto certificato e facilmente rendicontabile, come richiesto dalla normativa. 

Per quanto riguarda gli spostamenti in bici, l’azienda potrà contare sul sistema integrato di mobilità Pin Bike. Un hardware da montare sulle biciclette, un software e un portale web di monitoraggio a disposizione del mobility manager o del responsabile risorse umane. 

“Il decreto sostegni offre un’opportunità straordinaria a tutte quelle imprese desiderose di incrementare la propria sostenibilità. Dal canto nostro siamo in grado di fornire al mobility manager incaricato uno strumento già pronto, di facile implementazione in azienda perché già rodato sul campo. Un brevetto esclusivo che permette di certificare la mobilità dei collaboratori su due e quattro ruote, garantendo un tracciamento infallibile e a prova di frode”, ha commentato Nico Capogna, Ceo di Pin Bike. “Abbiamo esteso il nostro sistema al car pooling per venire incontro alle esigenze di quelle realtà che non si trovano all’interno delle città e che vengono raggiunte ogni giorno da persone che abitano all’interno di un bacino più ampio e che devono coprire lunghe distanze”.