Un fondo di 50 milioni di euro per piani di riduzione del traffico privato basati su car-pooling, bici e car sharing
Può essere “d’area”, ossia a servizio del Comune, ma anche “aziendale” e ha un compito ben preciso: incidere sulla domanda di trasporti per promuovere la mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti di aziende private e pubbliche amministrazioni. L’era Covid ha accelerato il lancio della figura del mobility manager, una sorta di professionista abilitato alla decongestione del traffico cittadino.
Due i provvedimenti che ne delineano il futuro: un decreto ministeriale appena pubblicato e un fondo da 50 milioni istituito dal decreto legge Sostegni bis. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (del 26 maggio) del decreto firmato dai ministri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture (Dm 12 maggio 2021), in vigore dal 27 maggio, si concretizza l’obbligo per le aziende private medio-grandi e per le Pa di nominare un mobility manager che rediga un Piano degli spostamenti casa-lavoro (Pscl). Si tratta di un documento da elaborare per orientare le scelte del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile e alternative all’uso individuale del veicolo privato.
Chi è tenuto a redigere il Piano
Le aziende private e le amministrazioni pubbliche con singole unità locali con più di 100 dipendenti, che hanno sede in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia o in un Comune con più di 50 mila abitanti, sono tenute alla redazione del Pscl. Il piano va adottato entro il 31 dicembre di ogni anno. A elaborare il piano è appunto il mobility manager.
Nelle aziende, il mobility manager supporta le attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile. Nei Comuni, il mobility manager d’area svolge funzioni di raccordo tra i mobility manager aziendali. Inoltre, supporta l’amministrazione nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibile.
Alleggerire il trasporto pubblico
Un impulso arriva anche dal Dl Sostegni bis che prevede l’istituzione di un fondo da 50 milioni di euro presso il ministero delle Infrastrutture e la mobilità sostenibili, da destinare alle imprese e alle Pa che provvedono a nominare un mobility manager predisponendo, entro il prossimo 31 agosto, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale. A patto, però, che il Pscl possa contribuire efficacemente ad alleggerire la pressione dei lavoratori sul trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.
Le risorse del Fondo – destinato anche ai piani predisposti dai mobility manager scolastici – sono indirizzate al finanziamento di iniziative di mobilità sostenibile, incluse quelle di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing.
Manca un ultimo tassello per completare il quadro normativo: nei prossimi 90 giorni devono essere emanate le linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro. La competenza è dei ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture (Mims).