L'Elettrificazione dei Trasporti

L’elettrificazione dei trasporti eviterà l’emissione di 25 milioni di tonnellate di CO2 l’anno

In Italia serve una strategia nazionale del trasporto merci per arrivare a zero emissioni nel 2050

Decarbonizzare il trasporto merci è fondamentale per riuscire a tagliare del 55% le emissioni climalteranti al 2030 e raggiungere la neutralità climatica al 2050. Per centrare questi obiettivi la soluzione migliore è rappresentata da furgoni e camion elettrici a batterie.  Sia da un punto di vista ambientale che economico, come dimostra il raggiungimento della parità di costo già a partire dal 2025.

E’ una delle conclusioni contenute nel Summary Report “Conclusioni e raccomandazioni per l’Italia”. Sintetizza le modalità operative, le assunzioni di modelli ed i principali risultati del Report promosso dalla European Climate Foundation.

Il Report mette a confronto i differenti scenari potenziali di sviluppo delle tre tecnologie: Bev (veicoli con batteria), Ers (veicoli a catenaria stradale) e Fcev  (veicoli alimentati ad idrogeno), calcolandone l’impatto in termini di CO2 e Tco (Total Cost of Ownership).

I veicoli elettrici a batteria nei prossimi anni risulteranno più convenienti. Non solo rispetto a quelli a motore termico, ma anche nei confronti delle soluzioni concorrenti, idrogeno e catenaria. Questi ultimi infatti sono poco adatti per il territorio italiano, mentre quelli a idrogeno sono maggiormente esposti all’incertezza sui prezzi di questo gas.

Data la vita media di 12-14 anni di un mezzo di trasporto merci, anche negli scenari di decarbonizzazione più spinti, al 2050 resterebbe ancora un 10-15% di veicoli a motore termico circolanti.

Anna Donati di Kyoto Club ha riassunto così quello che serve alla decarbonizzazione del trasporto merci in Italia: “Occorre uno sviluppo delle rinnovabili, accelerare la realizzazione delle infrastrutture di ricarica, investire sulla ricerca e produzione di batterie e sulla filiera di riciclo e riuso. Servono incentivi agli autostrasportatori per l’acquisto di veicoli a zero emissioni, sconti sui pedaggi autostradali, una strategia per limitare la circolazione dei veicoli più vecchi, a partire dalle aree urbane. Bisogna poi riconvertire i sussidi ambientalmente dannosi in sussidi ambientalmente favorevoli”.

In Italia oggi viaggia su strada il 56% delle merci del mercato interno. Decisamente la modalità più diffusa se confrontata con il 30% circa che viene trasportato via mare, il 6% sulla rete ferroviaria e il 3% su mezzi aerei.

Nel 2019 nel nostro Paese le emissioni di gas serra legate ai trasporti sono state pari a 105,5 milioni di tonnellate di CO2. Equivalenti al 25,2% delle emissioni totali. I veicoli del trasporto merci su strada hanno contribuito per circa 25 milioni di tonnellate di CO2, di cui 10 milioni emesse dai veicoli commerciali leggeri e 15 milioni dai mezzi pesanti (dati Ispra).  “L’elettrificazione del trasporto merci, quantomeno sul corto-medio raggio, è la risposta più completa e compatibile con le esigenze di business del settore. Con la sua decarbonizzazione, in modo da rispettare gli impegni a livello internazionale che il nostro Paese e l’Europa hanno sottoscritto per raggiungere le zero emissioni. Tale processo però deve essere accompagnato da una pianificazione di medio e lungo periodo, effettuata in concerto tra i ministeri, il mondo della logistica, i produttori di veicoli e infrastrutture”, sottolinea Francesco Naso, segretario generale di Motus-E.