Isole verdi - Recovery Plan

Recovery, parte il programma Isole Verdi

Duecento milioni del Pnrr per migliorare e rafforzare, in termini ambientali ed energetici, le 19 isole minori non interconnesse

Parola d’ordine: gestione integrata ed efficiente delle risorse. E’ questo il senso del “Programma Isole Verdi”, inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Diventato operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 14 dicembre, del decreto del ministero della Transizione ecologica.

Gran parte delle isole minori italiane infatti non sono connesse alla rete elettrica nazionale. Così, in molti casi, la generazione poggia su vecchie centrali termoelettriche. Mentre la distribuzione, imperniata su reti a media e bassa tensione, è poco estesa e molto frammentata. Con il risultato di una forte inefficienza complessiva e di squilibri nel sistema di approvvigionamento energetico. Ai quali si affiancano altre problematiche collegate alle scarse forniture idriche e al difficile processo di gestione dei rifiuti. Da qui la decisione di inserire nel Recovery Plan italiano un investimento di 200 milioni. Trasformare le 19 piccole isole in un laboratorio per lo sviluppo di modelli “100% green” e assicurare loro l’autosufficienza energetica.

Il Programma Isole Verdi è mirato a realizzare progetti integrati sull’efficientamento energetico e idrico, la mobilità sostenibile, la gestione del ciclo rifiuti, l’economia circolare, la produzione di energia rinnovabile. Beneficiari del finanziamento sono 13 Comuni delle 19 isole minori non interconnesse.

“Gli interventi specifici per ciascuna isola – si legge nel Pnrr – interessano la rete elettrica e le relative infrastrutture per garantire la continuità e la sicurezza delle forniture e facilitare l’integrazione di fonti rinnovabili, ma procederanno secondo una logica integrata di gestione efficiente delle risorse”. In che modo? Il Recovery Plan cita, come esempi, l’ottimizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti, gli impianti per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, i dispositivi di accumulo, le smart grid, i sistemi innovativi di gestione e monitoraggio dei consumi, l’integrazione del sistema elettrico con il sistema idrico dell’isola. E ancora, sistemi di desalinizzazione, costruzione o adeguamento di piste ciclabili e servizi di mobilità sostenibile.

Le isole oggetto dell’intervento sono Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa e Linosa. Nel novero non rientra Capri che è stata collegata elettricamente da Terna alla terraferma e ha quindi risolto il nodo della dipendenza energetica.