Navetta elettrica

A Torino due navette a guida autonoma

La sperimentazione sarà gestita dal Gruppo torinese trasporti (Gtt) grazie ai finanziamenti del programma europeo per l’innovazione Horizon 2020

E’ grazie a un emendamento alla legge di bilancio 2020 che nelle strade di Torino il trasporto pubblico potrà sperimentare una navetta a guida autonoma per la prima volta in Italia. “Il diritto a innovare”, come lo ha definito l’allora ministra dell’Innovazione nel governo Conte II, Paola Pisano, prevede che le startup che vogliono sperimentare sul campo un progetto innovativo prima di un lancio ufficiale, ma sono frenate da lacci e lacciuoli della burocrazia, potranno ottenere una deroga alle regole, limitata nel tempo, per completare i propri test.

L’obiettivo, ha spiegato a Wired la ministra Pisano, è concentrarsi su “mobilità, logistica, droni, robotica e intelligenza artificiale”. La corsia preferenziale non è però aperta a tutti. Riguarda solo alle startup innovative, ovvero aziende che operano al massimo da cinque anni, avere l’innovazione tecnologia come principale attività, dichiarare un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, non essere quotata. E, in aggiunta, avere speso il 15% degli utili in ricerca e sviluppo, aver depositato un brevetto (o registrato un software), impiegare personale qualificato (ricercatori, dottorandi o laureati con la magistrale). Inoltre “le startup dovranno dimostrare la validità dell’innovazione”, ha spiegato il ministro, come per esempio migliorare la qualità della vita dei cittadini o dell’ambiente.

Adesso grazie a quell’emendamento, conosciuto come “Sperimentazione Italia”, arrivano due navette automatiche nella capitale italiana dell’automobile. Il progetto è il risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il ministero dello Sviluppo economico e quello delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile.

La sperimentazione, gestita dal Gruppo torinese trasporti (Gtt) grazie ai finanziamenti del programma europeo per l’innovazione Horizon 2020, si dividerà in due fasi. La prima verrà realizzata tra marzo e aprile 2022 e prevederà la circolazione delle navette su un percorso di 5 chilometri, senza passeggeri. Lo scopo è di testare i veicoli nel traffico reale e formare gli operatori che daranno assistenza a bordo.

La seconda fase invece comincerà da maggio 2022, dando il via alla vera sperimentazione con passeggeri a bordo, per un periodo di cinque mesi. Le due navette a guida autonoma che attraverseranno la città, saranno attive lungo un tragitto di 5 chilometri nella zona dei presidi ospedalieri della Città della salute e della scienza. I cittadini e le cittadine che vorranno usufruire del servizio potranno prenotare i mezzi di trasporto gratuitamente tramite un’applicazione che verrà sviluppata ad hoc. Sulla base della domanda del servizio, le navette accoglieranno a bordo i passeggeri alle fermate e agli orari richiesti.

Secondo il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, il progetto porrà “le basi per favorire lo sviluppo sostenibile nei centri urbani” andando a “ridisegnare le nostre città attraverso innovativi progetti di rigenerazione urbana” che possano “rendere più efficaci gli spostamenti e ridurre l’impatto sull’ambiente”. Mentre il ministro per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, ha sottolineato l’importanza di “accelerare l’adozione di tecnologie emergenti nel nostro Paese”. Mentre il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha evidenziato come la capacità di innovare e sperimentare nuove tecnologie sia “la premessa migliore per favorire la competitività del nostro sistema produttivo”.