Nel piano da oltre 3 miliardi per la qualità dell’aria e l’economia verde nel Lazio, spunta il “condo car sharing”
Partirà a Garbatella il progetto pilota per il car sharing condominiale. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Nei palazzi dell’Ater – l’ente che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico della Regione – in via Edgardo Ferrati, nel cuore del quartiere romano, verrà installata una colonnina elettrica per la ricarica. E verrà anche assegnata una dotazione di due scooter e di una macchina elettrica. Se la prova andrà bene sarà questo il modello da seguire. “Portiamo nelle case popolari la banda ultra larga e il car sharing. In particolare, 90 milioni di euro dei 3,4 miliardi del piano dell’Aria per il Lazio puntano alla mobilità sostenibile nell’area della Capitale”, ha affermato Zingaretti. Ogni condominio avrà a disposizione una vettura elettrica che sarà gestita insieme all’Ater.
Il piano dell’Aria della Regione Lazio
Questo piano è finanziato con risorse europee, del Pnrr e nazionali, che si aggiungono ai 200 milioni già stanziati nel 2020 allo stesso scopo. L’obiettivo è abbattere le emissioni per rientrare nei limiti europei per le PM10 e per il biossido di azoto. Due parametri che sono stati spesso violati in varie aree del Paese, tanto che l’Italia ha ricevuto una condanna in sede europea.
Il car sharing condominiale potrebbe dunque conquistarsi uno spazio accanto agli altri progetti per la transizione ecologica già pianificati. “Si va dagli incentivi ai Comuni e ai cittadini per le caldaie, per l’efficientamento energetico dei palazzi, per mettere le colonnine elettriche, per aiutare la conversione ecologica anche attraverso nodi di scambio gomma-ferro, per incentivare il ferro e il trasporto pubblico”, ha continuato il presidente della Regione.
Il “condo car sharing” e le novità sulla mobilità condivisa
La speranza è che oltre alla qualità dell’aria e della vita, gli investimenti stimolino il lavoro e la ripresa economica incentivando gli esempi sostenibili più promettenti. Il modello del “condo car sharing” è già noto in Europa e in Italia. A Milano a marzo dello scorso anno è partita una delle prime iniziative italiane di questo tipo nel complesso residenziale “The Nest. In dotazione quadricicli leggeri elettrici, guidabili e prenotabili tramite app da tutti i residenti dotati almeno di patente AM, quella per il motorino per capirci, che si può avere già a 14 anni.
Interessante anche l’esperienza di GaiaGO, una piattaforma che offre servizi per la gestione digitale di iniziative di mobilità condivisa. Oltre a gestire le prenotazioni, aiuta a stimare il numero di auto necessarie per avere un servizio continuo, in base alle caratteristiche delle comunità che partecipano. È utilizzata in progetti a Roma, Milano e Valle D’Aosta.
Un business allettante
Il car sharing condominiale sembra un business allettante anche agli occhi di operatori già ampiamente affermati. Ubeeqo, una società di car sharing di proprietà dell’Europcar Mobility Group, offre servizi nel Regno Unito a condomini. Una linea di veicoli elettrici, ibridi e a benzina viene condivisa fra gli abitanti della stessa area residenziale o condominiale. Le prenotazioni sono gestite tramite app. La società si occupa ovviamente della manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che di assicurazioni, reclami e gestione degli incidenti.
Europcar, che con Ubeeqo è operativa anche a Milano come car sharing “tradizionale” e rivolto alle aziende, dimostra che l’interesse alle evoluzioni della mobilità condivisa è alto. La notizia di fine 2021 dell’offerta da 2,9 miliardi di euro di Volkswagen per l’acquisizione di tutto il gruppo EuropCar è un altro esempio dell’influenza che le nuove forme di mobilità iniziano a esercitare sull’intero comparto auto.