Rincaro della bolletta

Energia: stop al caro-bolletta

20 consigli dell’Enea per risparmiare energia e aiutare l’ambiente

Il 18 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale per il risparmio energetico, Enea ha presentato una guida per evitare gli sprechi di energia sia termici che elettrici. Il documento in 20 punti indica le pratiche utili e quelle da evitare per consumare meno e con più efficienza, aiutando il nostro portafoglio e l’ambiente. Alcuni semplici accorgimenti nella nostra routine quotidiana – come spegnere luci e riscaldamento quando non necessari – possono farci risparmiare fino al 10% sui consumi. Altri punti suggeriscono invece interventi più strutturati ed efficaci.

Sistemi di riscaldamento efficienti

Parte dei suggerimenti della guida Enea riguardano l’uso efficiente del riscaldamento. La prima regola per migliorare l’efficienza del riscaldamento domestico è ridurre le dispersioni e migliorare l’isolamento termico. Diminuendo il fabbisogno energetico si può risparmiare sui consumi e sul dimensionamento dell’impianto stesso. Il consiglio è quindi migliorare la coibentazione dell’abitazione

La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro dell’edificio e la coibentazione della copertura riducono le dispersioni tra il 40% e il 50%. Se tale soluzione non fosse sostenibile, la sola realizzazione di controsoffittature taglia le inefficienze fino al 20%. E ancora, gli infissi a doppio o triplo vetro dovrebbero sostituire i serramenti vecchi, meno isolanti. Attenzione anche all’isolamento del cassone delle tapparelle, dove è facile che passi l’aria. 

Fare il check-up dell’abitazione, tramite diagnosi energetica o attestato di prestazione energetica (Ape) può aiutare a determinare gli interventi più convenienti per contenere i consumi del riscaldamento e anche dell’impianto elettrico. Non basta però diminuire le dispersioni, occorre anche consumare meno. La manutenzione dell’impianto esistente è la prima regola a tal proposito. Un impianto consuma meno se regolato e pulito ciclicamente.

Ridurre l’utilizzo dell’acqua calda è una buona norma in generale: preferire ad esempio la doccia al bagno, in questo modo si utilizzano dai 30 agli 80 litri in meno – a patto di non stare molto più di 5 minuti. Per lo stesso principio, lasciar “respirare” il termosifone, senza eleggerlo a stendino di fortuna, lo aiuta a fare il suo lavoro in efficienza. Non esagerare neanche con la temperatura; una temperatura “estiva” con aria secca non è salutare, mentre occorrono 19° per il giusto comfort. È inutile lasciare acceso il riscaldamento 24h: va sfruttato il calore accumulato dalle strutture. Le ore giornaliere suggerite vanno da un massimo di 14 al Nord alle 8 ore nel Sud Italia. 

Un altro trucco per sprecare meno energia è schermare le finestre di notte, anche con tende pesanti. Abbattere i consumi accresce il bisogno di strumenti utili a controllare il proprio assorbimento energetico. In questa direzione la guida suggerisce l’uso di valvole termostatiche che regolano il flusso dell’acqua calda verso i termosifoni mantenendo la temperatura nella media. Utili anche l’installazione di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi e la programmazione in anticipo dell’orario di funzionamento. 

Infine il sistema di contabilizzazione del calore, già obbligatorio nei condomini, consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento pagando in base al proprio consumo. Un ultimo consiglio a proposito del riscaldamento riguarda la caldaia. Sostituire quella esistente con una caldaia a condensazione, che riutilizza il calore dei fumi di scarico, garantisce una migliore efficienza e minori consumi. 

Uso intelligente dell’energia elettrica

Un primo consiglio riguarda l’uso di lampadine led. A parità di potenza assorbita emettono 5 volte la luce di una lampadina alogena, con una vita di esercizio di 15 mila ore contro 750. Suggerimenti anche sugli elettrodomestici, responsabili di più del 50% dei consumi elettrici di una abitazione media. Concentrarsi sulla loro efficienza è una strategia valida; sostituendo un frigorifero di 20 anni fa con uno odierna in classe A si può risparmiare fino al 40%. 

Altri accorgimenti razionalizzano ancora più i consumi: spegnere le luci nelle stanze non utilizzate, sfruttare la luce solare il più possibile e installare sistemi di controllo delle luci da remoto tramite smartphone. Anche frigo e freezer sbrinati periodicamente guadagnano in efficienza, ricordandosi poi di posizionarli lontani da fonti di calore. Attenzione ai dettagli come le lucine stand-by dei vari dispositivi: solo per quella del televisore si stima uno spreco annuale tra gli 8.760 e i 35.040 Wh. Una soluzione è una semplice ciabatta multipresa con un interruttore, per poter spegnere tutti i dispositivi con un unico gesto. 

Sì agli impianti rinnovabili

Un consiglio più dettagliato riguarda la realizzazione di impianti di generazione di energia verde. Sistemi che se ben combinati possono permettere alle abitazioni anche l’autonomia dalle forniture esterne. I sistemi fotovoltaici e mini-eolici sfruttano rispettivamente la radiazione solare e la rotazione di una turbina per la produzione diretta di elettricità. Il solare termico e il sistema geotermico, invece, concentrano direttamente il calore – quello del sole in un caso e quello del terreno/falda acquifera nell’altro – utilizzandolo poi con uno scambiatore per scaldare l’acqua. Due soluzioni che aumentano l’indipendenza energetica rispettando l’ambiente.