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Sbloccare le rinnovabili per aumentare la sicurezza energetica

Re Rebaudengo: con 60 GW di rinnovabili -20% import gas 

Sbloccare subito le autorizzazioni alla costruzione degli impianti e rilanciare le rinnovabili. E’ la strada indicata da Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, l’associazione di Confindustria che riunisce le aziende di energia elettrica, per dare una soluzione strutturale alla grave emergenza energetica che l’Italia – e non solo – sta affrontando. 

“L’Italia è un Paese povero di combustibili fossili, ma potenzialmente molto ricco di energie rinnovabili. L’unico modo di aumentare la sicurezza energetica del Paese è renderci il più e il prima possibile indipendenti, valorizzando al massimo i nostri asset nazionali”, ha dichiarato Re Rebaudengo. “Per questo ho chiesto a Governo e a Regioni di rilasciare entro giugno autorizzazioni per 60 GW di impianti che il settore elettrico è pronto ad installare nei prossimi 3 anni. Questo ci permetterebbe di tagliare 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, ovvero il 20% del gas importato, con un risparmio, a prezzi attuali, di 27 miliardi all’anno.” 

Eccesso di  burocrazia

Il problema da risolvere subito è l’eccesso di burocrazia che di fatto sta ipotecando il futuro del nostro Paese. Basti pensare che in media ci vogliono 7 anni per autorizzare un impianto di generazione, anche se per legge il processo dovrebbe concludersi in un anno. 

“Siamo a un punto morto. La transizione energetica nel nostro Paese viaggia in forte ritardo, come dimostra la media delle nuove installazioni degli ultimi anni”, aggiunge Re Rebaudengo sottolineando che ” a causa dell’eccesso di burocrazia” si riesce ad istallare solo 1 GW di potenza all’anno. Di fronte a queste lungaggini occorre attuare un’azione straordinaria di semplificazione dei procedimenti autorizzativi.

Vantaggi per l’ambiente e l’economia

Anche perché il settore elettrico per installare 60 GW di nuovi impianti rinnovabili è pronto a investire 85 miliardi di euro nei prossimi 3 anni. Si creerebbero così 80.000 nuovi posti di lavoro, dando un grande slancio all’economia italiana.

“Con 60 GW di nuovi impianti rinnovabili si producono circa 90 TWh di energia elettrica”, spiega ancora il presidente di Elettricità futura. “Ai prezzi attuali, produrre 90 TWh elettrici con impianti termoelettrici costa 33 miliardi; 90 TWh di energia elettrica rinnovabile venduta con i contratti a lungo termine invece costa 6 miliardi (ipotizzando un prezzo di 65 €/MWh, come per le ultime aste GSE)”. 

Rinnovabili indispensabili per la sicurezza energetica

Del resto la posizione di Re Rebaudengo è condivisa anche dalle istituzioni europee. “Ogni kWh prodotto con le rinnovabili riduce la nostra dipendenza dal gas dei russi”. Così Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue parlando della situazione in Ucraina, ha chiesto di accelerare sulle rinnovabili. Aggiungendo: “Non è solo un investimento strategico, meno dipendenza significa anche meno soldi per il Cremlino”.