Secondo l’agenzia Irena verranno creati entro il 2050
Entro il 2050 verranno creati nel settore energetico a livello globale 122 milioni i posti di lavoro: di questi 43 milioni nell’ambito delle rinnovabili. E’ lo scenario previsto per arrivare a bloccare la crescita della temperatura globale a 1,5 gradi sopra il livello pre industriale. Ed è contenuto nel World Energy Transitions Outlook dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena). Il fotovoltaico fornirà la maggior parte dei posti di lavoro entro il 2050 (20 milioni), seguito da bioenergia, eolico e idroelettrico.
“L’occupazione nel settore delle energie rinnovabili”, si legge nel report, “ha seguito una traiettoria ascendente sin dal primo rapporto sull’occupazione preparato da Irena nel 2012. Allora come oggi, il solare fotovoltaico ha guidato il campo: oggi rappresenta circa 4 milioni di posti di lavoro. Su larga scala gli impianti solari alimentano la rete, mentre le applicazioni solari di piccole dimensioni of-grid assicurano l’accesso all’elettricità a comunità remote e povere di energia”.
La bioenergia – continua lo studio – ha impiegato circa 3,5 milioni di persone e l’energia idroelettrica altri 2,2 milioni. Segue l’energia eolica con 1,25 milioni di posti di lavoro. La transizione energetica ha rivelato la necessità di ampliare le competenze in tutte le regioni del mondo per creare un’abile forza lavoro impegnata nelle energie rinnovabili. Soddisfare questa esigenza richiederà più formazione professionale, programmi di studio migliori e una maggiore formazione dei formatori. Fare uso delle innovazioni digitali nell’insegnamento è un altro compito importante, soprattutto alla luce della pandemia.