Da Italy For Climate un rilancio della strategia di crescita delle fonti rinnovabili
Taglio in tre anni di oltre 15 miliardi di metri cubi di gas e 40 milioni di tonnellate di gas serra. Puntando su rinnovabili, efficienza energetica negli edifici e semplici azioni quotidiane da parte di tutti. Sono le proposte emerse dall’incontro “La lotta al cambiamento climatico e l’obiettivo della neutralità climatica al 2050”, organizzato da Italy For Climate.
“L’Italia deve dotarsi quanto prima di una legge per il clima, come hanno già fatto Germania, Francia e Regno Unito, per varare misure concrete di adattamento al cambiamento climatico, coinvolgendo i diversi settori e i territori”, ha detto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “Abbiamo accumulato 30 anni di ritardi e, a causa dello scarso impegno nella riduzione delle emissioni, subiamo già oggi ingenti danni: incendi, siccità, eventi meteorologici estremi sono conseguenze gravi davanti agli occhi di tutti”.
Il loro impatto sulla salute delle persone e sulla produzione alimentare è una realtà e durerà per molti anni, anche invertendo oggi la rotta energetica, a causa dell’inerzia del sistema climatico: danni ambientali, alle persone, all’economia, all’agricoltura, alle imprese che sono evidenti e saranno sempre più gravi, con una perdita di Pil stimata da Italy for Climate dell’8%, ossia oltre 140 miliardi di euro ogni anno a partire dai prossimi decenni.
Al pacchetto di 40 proposte di intervento presentato da Italy for Climate a dicembre 2021, si aggiungono 3 nuove proposte operative che nei prossimi tre anni da sole produrrebbero un risparmio di oltre 15 miliardi di mc di gas e un taglio di quasi 40 milioni di tonnellate di gas serra:
- Raggiungere al 2030 l’85% della produzione elettrica nazionale attraverso fonti rinnovabili (oggi è circa al 40%).
- Ripensare il Superbonus dell’edilizia, per elettrificare 3 milioni di abitazioni in tre anni, con un risparmio di risorse pubbliche e un innalzamento dei benefici ambientali connessi.
- Mobilitare i cittadini, attraverso “Faccio la mia parte”, una campagna per incidere molto e velocemente sui consumi di energia attraverso i comportamenti individuali.
L’elettrificazione dei consumi è un driver fondamentale della transizione energetica, ma solo se associata alla progressiva decarbonizzazione del kWh, grazie alle fonti rinnovabili. È la strategia del programma presentato nelle scorse settimane da Elettricità Futura (Confindustria) e condiviso con il ministro Cingolani, che ci porterà ad avere circa l’84% della generazione elettrica nazionale da fonti rinnovabili.
Un passaggio da raggiungere in tre step. Primo: revisione del quadro normativo, con l’adozione dei nuovi target europei, la classificazione delle fonti rinnovabili come materia di interesse pubblico prevalente, l’individuazione delle “aree di riferimento” con iter autorizzativi semplificati e della durata inferiore a un anno;
Secondo: iniziativa “tetti solari”, con introduzione di uno sportello unico e iter amministrativo inferiore ai tre mesi, obbligo di solarizzazione dei tetti commerciali e pubblici entro il 2027, promozione dell’elettrificazione, dei prosumer e la diffusione dei sistemi di accumulo.
Terzo: attivazione di comunità e territori, promuovendo un ruolo attivo di Regioni città e Comuni nella lotta al cambiamento climatico. E introducendo l’obbligo per le amministrazioni comunali di valutare i potenziali locali, di fissare target e obiettivi a medio e lungo termine, di promuovere le Comunità energetiche rinnovabili.