transizione ecologica

Otto imprese su 10 sollecitano la transizione ecologica

La ricerca, condotta dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, è stata presentata alla Fiera di Rimini

Otto imprese italiane su 10 sono pronte a intraprendere il percorso della transizione ecologica perché lo ritengono un cambiamento fondamentale per superare l’intreccio tra crisi ambientale e crisi economica. È quanto emerge dall’indagine presentata agli Stati Generali della Green Economy promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, a Rimini l’8 e il 9 novembre.

Lo studio, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da EY e pubblicata all’interno della Relazione sullo stato della green economy 2022, è stato condotto su mille imprese (piccole sopra i 10 dipendenti, medie e grandi, appartenenti ai principali settori) nel settembre 2022.

Tre aziende su quattro (il 76%) sono convinte che l’Italia dovrebbe essere fra i promotori della transizione ecologica perché questa scelta collocherebbe il Paese all’interno del gruppo avanzato delle economie mondiali. Segnalano però la presenza di difficoltà che rendono più lento il cammino. L’ostacolo maggiore per la transizione ecologica è rappresentato dalla burocrazia per ben il 50% delle imprese.

Le imprese comunque si sono già mosse per avviare il cambiamento green: oltre una su due ha già adottato misure per usare in modo più efficiente energia ed acqua, il 49% per ridurre e per riciclare i propri rifiuti e il 34% per l’utilizzo di fonti rinnovabili. Dalla ricerca emerge, anche una forte richiesta di maggiore informazione, solo il 35% del campione, infatti, pensa di avere un buon livello di conoscenza.

 “Questa indagine documenta un quadro dell’impegno delle imprese italiane per la transizione ecologica più avanzato di quanto diffusamente si ritenga. Non mancano difficoltà e ritardi, ma il quadro complessivo che emerge è quello di un sistema delle imprese che sta affrontando la sfida della transizione ecologica come ineludibile necessità ma anche come possibile opportunità”, osserva Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile.