Smart city, l’Emilia-Romagna campione di digitalizzazione diffusa

Quando si parla di smart city si pensa sempre a grandi città, agglomerati urbani super tecnologici e iperconnessi. Non sempre però è così. L’Emilia Romagna rappresenta bene un’altra visione di smart city: attenzione alle città di medie e piccole dimensioni e innovazione al servizio della persona, del cittadino. Insomma sviluppo di città a misura d’uomo.

Nell’ottica del raggiungimento dell’obiettivo di un territorio al 100% digitale con zero differenze tra luoghi, persone e città, è nato il premio SmartER Race, il primo riconoscimento dedicato alle città “intelligenti” lanciato dalla Regione Emilia Romagna, una delle più digitalizzate d’Italia, che marcia verso il traguardo della connessione sul 100% del territorio a zero differenze tra luoghi, persone e citta entro il 2025. Nella prima edizione, SmartER Race (promosso dalla Regione Emilia Romagna e dall’Agenda Digitale in collaborazione con Ervet, Ernest&Young e Lepida e con il patrocinio di Anci Emilia Romagna) ha premiato 16 Comuni e 3 Unioni di Comuni.

L’indice SmartER è elaborato sulla base di 131 indicatori, con lo scopo di valorizzare le strategie e le azioni di tutto il territorio indirizzate all’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica con sostenibilità ambientale e collaborazione civica. In base a una rielaborazione degli oltre 480 indicatori dello Smart City Index 2018 in chiave regionale, l’Emilia-Romagna è al primo posto, tra le regioni italiane, per il livello di “smartness” raggiunto dalle sue città e si posiziona davanti a Lombardia e Umbria. La regione emerge nella sensoristica (sensori utilizzati nelle città per traffico, ambiente, luce), nella delivery platform (piattaforme di servizi online), nei servizi e nella vision & strategia, mentre nelle infrastrutture è seconda solo alla Lombardia. Risulta meno efficace in tema Smart Citizen e Smart Economy: i risultati indicano che occorre lavorare in particolare sulla riduzione dell’inquinamento e l’incentivazione delle Pmi innovative e delle startup.

La classifica dei comuni

Più in dettaglio, in base all’indagine su 278 Comuni in Unione, 96 hanno raggiunto risultati superiori alla media (35%), così come 7 Comuni singoli su 43 (16%). Particolarmente confortante è il dato emerso in riferimento alle comunità montane locali: sono 22, infatti, i Comuni montani (su 119 totali) che hanno raggiunto risultati superiori alla media nazionale (18%). Ottimo il risultato dei capoluoghi, tutti al di sopra della media, ma anche dei Comuni medio-grandi (79% sopra la media), a conferma del posizionamento alto della Regione Emilia-Romagna nella classifica nazionale dedicata alla digitalizzazione del territorio.

Inoltre, dall’analisi incrociata di indicatori di contesto e di innovazione emerge che 80 Comuni della Regione si posizionano nell’area dello sviluppo armonico e integrato, altri 80 nell’area del benessere analogico, ossia città con un buon contesto ma in difficoltà sugli aspetti innovativi, mentre 68 sono città del “riscatto Smart”, vale a dire città che, nonostante un contesto non favorevole hanno investito e ottenuto buoni risultati in ambito digitale

Ecco i vincitori

Comuni di pianura con meno di 5.000 ab

  • Bagnara di Romagna (RA)
  • Sant’Agata sul Santerno (RA)
  • Tresigallo (FE)

Comuni con meno di 15.000 abitanti

  • Cervia (RA)
  • Imola (BO)
  • Sassuolo (MO)

Comuni capoluogo

  • Bologna
  • Modena
  • Parma
  • Reggio nell’Emilia

Comuni di pianura fra 5.000 e 15.000 ab.

  • Alfonsine (RA)
  • Anzola dell’Emilia (BO)
  • Massa Lombarda (RA)

Comuni montani fino a 15.000 ab.

  • Langhirano (PR)
  • Monte San Pietro (BO)
  • Sasso Marconi (BO)

Unioni di Comuni

  • Comuni della Bassa Romagna
  • Comuni Valle del Reno, Lavino e Samoggia
  • Unione Reno Galliera