Ferrarelle pronta a riciclare un miliardo di bottiglie di plastica

L’azienda campana, tra le otto maggiori produttrici di acque in bottiglia, porta avanti il suo progetto di R-Pet. In sei mesi, 4,5 mila tonnellate di plastica riciclata

Di Leonardo Vacca

Arriva il primo bilancio dell’iniziativa di Ferrarelle, l’azienda campana che produce acqua minerale. La società ha riciclato 4,5 mila tonnellate di Pet nei primi sei mesi del 2019, da quando cioè ha messo a punto il nuovo impianto di Presenzano, in provincia di Caserta. Questo impianto è stato studiato per “mangiare” le bottiglie di plastica usate sottratte al circuito dello smaltimento e dell’inquinamento ambientale, e utilizzarle per produrre un nuovo materiale, il R-Pet.

Il nuovo impianto, frutto di un investimento da 27 milioni di euro, a pieno regime può recuperare la cifra record di un miliardo di bottiglie di plastica, ovvero 23 mila tonnellate di Pet. Una cifra molto alta, se si pensa che in Italia, ogni anno, si consumano 8 miliardi di bottiglie di plastica. Un dato che ci mette al primo posto nel mondo in questo settore. Le 23 mila tonnellate di plastica che l’impianto può “digerire”, infatti, corrispondono al doppio di quanto Ferrarelle utilizza per l’imbottigliamento della sua acqua minerale.

R-Pet, come si produce

La produzione del R-Pet inizia con la divisione tra le bottiglie e i tappi. Quindi queste vengono lavate, ripulite e ridotte in piccole scaglie di plastica, che vengono quindi asciugate e verificate agli infrarossi. Da queste scaglie vengono infine prodotte le cosiddette preforme: simili a piccole provette, diventeranno nuove bottiglie. Il nuovo materiale, R-Pet, è costituito per il 50% dalla plastica riciclata (il massimo consentito dalla legge): ogni due bottiglie realizzate per metà con plastica riciclata, se ne sottraggono tre all’ambiente.

Una scelta che rafforza il profilo ambientale di un’azienda che ha adottato iniziative green come l’installazione di impianti di energia solare nella sede principale di Riardo e l’adozione del bilancio di sostenibilità.

L’Italia è tra i leader europei per la raccolta di plastica e contende il primato alla Germania. Ma solo il 41% degli imballaggi raccolti viene avviato al riciclo. Mancano gli impianti. Ci sono difficoltà sulla “seconda vita” della plastica. A volte i cittadini sbagliano a riciclare. Perciò sono importanti Iniziative come questa che rendono applicabile il modello dell’economia circolare, una possibilità concreta per sostenere l’ambiente.