Dal 4 marzo tutti possono far conoscere la loro opinione alla Commissione europea rispondendo a un questionario web. Oggetto del sondaggio: una seria riduzione delle emissioni di CO2 al 2030
di Barbara Battaglia
Una consultazione pubblica online sul nuovo patto europeo per il clima. L’ha lanciata il 4 marzo la Commissione europea e resterà aperta per 12 settimane, fino al 27 maggio.
Il patto europeo per il clima ha l’obiettivo di fissare nella legislazione Ue l’impegno a raggiungere la neutralità sulle emissioni di CO2 entro il 2050 (cioè emissioni zero), così come la road map per tutte le politiche comunitarie verso quella scadenza. E fin qui tutto bene: il consenso è ampio. Ma quando bisogna cominciare a fare sul serio? Questo è il nodo del problema. Molte associazioni ambientaliste hanno criticato il piano, in particolare per l’assenza di un target impegnativo di taglio dei gas serra al 2030.
“Purtroppo si conferma l’intenzione della Commissione di proporre, entro settembre prossimo, l’aumento dell’attuale obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 solo al 50-55% rispetto ai livelli del 1990. Proposta poco ambiziosa e non in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1,5°C”, afferma Legambiente. “Per fronteggiare l’emergenza climatica si deve andare oltre il 55% già proposto da diversi governi europei e dall’Europarlamento. L’Europa può e deve ridurre le sue emissioni di almeno il 65% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, in coerenza con le indicazioni dell’Emissions Gap Report delle Nazioni Unite”.
Ad ogni modo, lo strumento di consultazione online è un’opportunità già reale per far sentire la propria voce. Ad attivisti, rappresentanti di associazioni e “semplici” cittadini vengono poste nel sondaggio in rete una serie di domande, a risposta multipla o con la possibilità di scrivere un breve testo, sulle modalità di realizzazione del patto per il clima. Dalle fonti da consultare alle attività specifiche da mettere in campo, dalle priorità alle strategie di azione, chi compilerà il questionario potrà dire la sua un po’ su tutti gli elementi del nuovo accordo europeo.
I contributi dei cittadini e delle cittadine, hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, “saranno utilizzati per definire il patto per il clima” che sarà varato prima della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow nel novembre 2020.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Agiamo oggi per fare dell’Unione europea il primo continente del mondo che arriverà alla neutralità climatica entro il 2050. La legge sul clima concretizza in un atto giuridico il nostro impegno politico e ci pone in modo irreversibile sulla strada verso un futuro più sostenibile”.