Incentivi sulla mobilità elettrica e ibrida

Mobilità: Recovery fund finanzi le tecnologie a zero emissioni

Motus-E chiede provvedimenti per aumentare le vendite di auto elettriche e ibride

di Redazione

Una fetta importante del Recovery fund comunitario potrebbe essere destinata alle tecnologie “a zero emissioni e non ancora nei combustibili fossili, che appartengono ad un’era che sta inevitabilmente volgendo al termine”. Così oggi Dino Marcozzi, segretario generale di Motus-e, associazione costituita da operatori industriali, mondo accademico e associazionismo con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, in occasione dell’appuntamento web “Entra nel futuro”.

In materia di mobilità pubblica l’associazione ha ribadito la necessità di continuare il percorso iniziato con il decreto ministeriale di gennaio, che stabiliva “una direzione forte verso l’elettrificazione delle flotte del trasporto pubblico locale”.

Quindi più vetture elettriche del settore della mobilità pubblica, da un lato, e “un piano davvero organico di implementazione delle infrastrutture di ricarica” sono due delle richieste degli addetti ai lavori.

Intanto, a giugno 2020, secondo i dati forniti da Motus-E, si sarebbe registrato nel complesso un aumento del 107% di vendita di vetture BEV (Battery Electric Vehicle) e PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), ovvero elettriche ed ibride, rispetto allo stesso mese del 2019. Per gli organizzatori dell’evento online sono “numeri molto interessanti, diminuiscono l’electric divide che finora ha caratterizzato lo sviluppo della e-mobility in Italia”.