Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso i consumi di energia sono diminuiti del 22%. Cresce il peso delle rinnovabili. I dati dell’analisi di Enea
di Barbara Battaglia
Meno energia elettrica, più rinnovabili: uno degli effetti del post lockdown. Ad aprile la diminuzione è stata del 30%, del 22% in media da aprile a giugno, mentre su base semestrale la riduzione è stata del 14% rispetto alla prima metà del 2019. Il forte calo dei consumi di energia elettrica ha fatto crescere il peso delle fonti rinnovabili. L’energia pulita nel mese di maggio ha soddisfatto oltre il 50% della domanda di elettricità (il 20% da eolico e solare), raggiungendo un nuovo massimo storico. È quanto emerge dall’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano dell’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tenologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Lo studio ha registrato anche una rilevante diminuzione delle emissioni di anidride carbonica: -26% nel secondo trimestre e -17% nel primo semestre.
“I cali di consumi e di emissioni sono senza precedenti”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che ha curato lo studio. “Le emissioni sono diminuite più dei consumi di energia in quanto si è ridotto principalmente il ricorso alle fonti fossili con maggiore intensità carbonica, come carbone e petrolio”.
Nel secondo trimestre, infatti, la domanda di petrolio è diminuita del 30%, quella di gas naturale del 18% e le importazioni di energia elettrica sono crollate del 70% a fronte di un aumento del 7% delle fonti rinnovabili. Tuttavia, le stime preliminari evidenziano consumi di energia in ripresa a luglio rispetto ai mesi precedenti – anche se restano molto inferiori rispetto ai livelli dello stesso mese 2019. Il motivo? Il traffico stradale, ormai vicino ai livelli dell’anno scorso per i veicoli pesanti, e quello aereo, raddoppiato in luglio rispetto al mese precedente.
Per quanto riguarda i prezzi, si sono registrati livelli eccezionalmente bassi nei mercati all’ingrosso del gas e dell’elettricità. In particolare, per l’elettricità si segnala un calo medio di circa il 20% per le diverse classi di consumo delle utenze non domestiche. Per i prossimi mesi, però, è prevista un’inversione di tendenza a causa dell’aumento del costo del dispacciamento in relazione alla necessità di garantire la sicurezza del sistema elettrico. Per il gas naturale, i piccoli consumatori industriali hanno beneficiato di una riduzione del 27% del prezzo rispetto allo stesso periodo del 2019. Per i consumatori domestici la riduzione è stata del 25% rispetto al trimestre precedente.
Infine, il crollo delle emissioni di CO2 ha determinato un forte miglioramento della decarbonizzazione, pari al 30%.