Una nuova norma del regolamento ue prevede che tutti i treni europei dovranno poter ospitare almeno 4 biciclette
Quattro bici su ogni treno. Questo prevede la revisione introdotta nel regolamento europeo Rail Passengers’ Rights and Obligations Regulation. In pratica su ogni treno europeo nuovo o ristrutturato – compresi quelli ad alta velocità – dovrà esserci lo spazio sufficiente per ospitare almeno 4 biciclette.
“Si tratta di un segnale molto positivo perché non si parla più di una facoltà, ma di un obbligo”, ha spiegato Massimo Gaspardo Moro, consigliere Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. “Anche se la nostra proposta di partenza era di fissare il limite minimo a otto posti bici su ogni treno.”
Un passo avanti importante per potenziare la mobilità sostenibile e sostenere un binomio vincente dell’intermodalità: treno + bicicletta. L’obiettivo è di favorire – potendola portare con sé in treno – l’uso della bicicletta per andare al lavoro o a scuola quotidianamente. Quindi utilizzandola non solo per i piccoli spostamenti, ma anche per quelli a medio raggio tra città. In questo modo treno e bici insieme possono essere una valida alternativa al viaggio aereo o in automobile.
Anche perché “il Green Deal di Ursula von der Leyen punta ai treni per i collegamenti intercontinentali al posto degli aerei”, ha commentato Alessandro Tursi, presidente Fiab e vicepresidente di Ecf – European Cyclist Federation.
Questo raggiunto non è stato un risultato scontato. Infatti anche se in Europa ci sono punte di eccellenza – Olanda e Danimarca da anni hanno predisposto servizi e infrastrutture adeguate per accogliere ciclisti sui treni – altri Paesi sono molto indietro. Basti pensare al dato diffuso da Ecf secondo il quale oggi sul 53% dei treni veloci che collegano le principali città europee le biciclette non sono ammesse a bordo.
La nuova norma – che però entrerà in vigore tra 4 anni – rappresenta anche un forte incentivo per il cicloturismo. Oggi in Europa il giro d’affari del turismo su due ruote è pari a oltre 44 miliardi di euro l’anno; complessivamente il comparto ciclistico ha un fatturato di 513 miliardi di euro (dati Ecf). Cifra che secondo la federazione europea dei ciclisti potrebbe salire a 760 miliardi entro il 2030.