Nessun click day, era stato detto. Invece ora, a pochi giorni dalla fatidica data del 3 novembre, quando si potranno presentare le richieste di rimborso, pare vero il contrario. Intanto, da lunedì 19, dovrebbe andare on line la parte del sito dedicata ai rivenditori
di Barbara Battaglia
“La piattaforma per il bonus è in arrivo” e “ci è stato assicurato che con un sistema di anticamera virtuale non ci sarà il click day”. Era il 10 giugno scorso e queste erano le parole del ministro dell’Ambiente Sergio Costa ospite della trasmissione tv Agorà, su Rai Tre. Quattro mesi dopo, l’avvincente saga del bonus mobilità, ovvero gli incentivi per l’acquisto di bici e monopattini, sta per giungere al termine (forse). Ma il click day è quasi una certezza.
Ieri, giovedì 15 ottobre, in un comunicato stampa pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente, il dicastero ha così informato i cittadini: “Siamo alla fase finale per il Bonus Mobilità”. In particolare, “da lunedì 19 ottobre tutti gli esercenti che vogliono aderire a questa iniziativa potranno iscriversi nel portale www.buonomobilita.it/mobilita2020”.
Il sito web ad oggi (nella mattinata di venerdì 16, ndr) non è ancora attivo.
Dopo i rivenditori, toccherà finalmente a chi ha già comprato una bici, elettrica o meno, o un monopattino, confidando nel rimborso successivo.
Da martedì 3 novembre sarà “possibile per tutti i cittadini che hanno acquistato un prodotto dal 4 maggio al 2 novembre possessori di una regolare fattura o scontrino parlante e di uno SPID caricare i propri documenti sulla piattaforma e ricevere il rimborso del 60% e non oltre i 500 euro”.
Ricordiamo infatti che per accedere al servizio è necessario avere un account SPID, cioè il nuovo Sistema Pubblico di Identità Digitale, che è possibile richiedere a questo link.
Le richieste di rimborso
Ne avevamo già parlato a inizio settembre. Sergio Costa aveva ammesso alcuni intoppi amministrativi ma allo stesso tempo annunciato il (quasi) raddoppio dei fondi messi a disposizione: da 120 a 210 milioni di euro.
Le richieste di rimborso, a quanto sappiamo fino ad oggi, saranno processate in ordine cronologico rispetto alla data di presentazione della domanda. Non farà invece fede, ad esempio, la data dell’acquisto del mezzo. Chi prima arriva, meglio s’accomoda, insomma.
E i fondi non sono infiniti. Il ministero dell’Ambiente rassicura però: le risorse ci saranno.
“Sappiamo bene che i 210 milioni di euro – si legge ancora nella nota ministeriale – che abbiamo stanziato per questo bonus potrebbero non soddisfare tutte le richieste (e siamo anche felici di questa grande richiesta!): nessun timore, perché abbiamo già previsto di stanziare nella prossima legge di bilancio 2021 altre risorse per non lasciare nessuno indietro e rimborsare tutti coloro che ne abbiano diritto”.
Una volta passata la data cruciale, sarà anche possibile usufruire della seconda modalità di erogazione del bonus: non più un rimborso, ma un voucher direttamente “scontabile” dal negoziante. Per chi ha preferito non anticipare nessuna somma, quindi, e vuole direttamente il taglio del prezzo della bicicletta.
“Dal 3 novembre – continua il comunicato del dicastero guidato da Costa – per acquistare un prodotto usufruendo del buono mobilità basterà entrare nel portale e scaricare direttamente un voucher da portare in negozio. Il voucher è spendibile entro 30 giorni dall’erogazione e comunque non oltre il 31 dicembre 2020”.