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Auto elettrica, per 6 italiani su 10 è la via per sconfiggere l’inquinamento

Lo studio che Continental Italia ha realizzato assieme a Euromedia Research e a Kearney, nell’edizione 2021 dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza

La mobilità elettrica sta bene, non benissimo. Gli italiani sono molto curiosi ma desiderano avere maggiori informazioni per poter rompere quei tabù che riguardano il costo dell’auto, la scarsità di incentivi adeguati, un’infrastruttura poco sviluppata e l’autonomia delle batterie. Quindi anche se la mobilità elettrica viene vissuta da quasi il 60% dei consumatori come la soluzione tecnologica in grado di ridurre l’inquinamento per contrastare il cambiamento climatico, gli italiani non vedono, almeno per i prossimi 5 anni, nei modelli totalmente elettrici (Bev, Battery Electric Vehicle) lo strumento per migliorare la mobilità. E’ quanto emerge dallo studio che Continental Italia ha realizzato assieme a Euromedia Research e a Kearney, pubblicandolo nell’edizione 2021 dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza.

I principali vantaggi

Il principale punto di forza dell’elettrico rimane quello ambientale, riconosciuto dal 43,8% degli italiani; per contro il 28% degli intervistati si dice preoccupato dall’inquinamento provocato dallo smaltimento delle batterie esauste. In seconda posizione troviamo il confort e la silenziosità (27,3%) mentre sul gradino più basso del podio la libertà di spostamento nelle città e l’accessibilità alle aree a traffico limitato, Ztl (25,4%).

Oltre metà degli italiani (esattamente il 53,9%) ritiene che per arrivare ad avere tutti i veicoli di nuova immatricolazione elettrici bisognerà attendere oltre 10 anni. Alcuni (il 17,3%) sono più fiduciosi e abbassano il periodo d’attesa da 6 a 10 anni, ma sono egualmente numerosi i pessimisti (il 16,3%) che – è quanto emerge dall’indagine – sono certi che il cambiamento non accadrà mai.

Il futuro passa dall’Europa

Il 16,5% dei consumatori pensa che tra 10 anni il parco macchine delle città sarà ancora popolato da automobili con motore termico, ma il 37,1% vede come soluzione praticabile (e quindi probabile) i motori ibridi e plug-in. Sono propensi alla completa transizione elettrica solo il 16,4% degli intervistati, sicuri che le auto Bev conquisteranno le città.
Moltissimi sono certi che il futuro della mobilità passi dall’Europa e dalle decisioni che verranno prese a Bruxelles, e la maggioranza degli italiani (54,9%) ritiene che il Paese sia pronto ad affrontare questo cambiamento.

All’interno di questo gruppo di ‘positivi’ ci sono soprattutto i millennial, i residenti al Sud e nelle città capoluogo, ed evidentemente quelli che si sono dichiarati più interessati ad acquistare una Bev. Di questo campione il 12,5% ripone fiducia nella spinta economica del Pnrr ma, con una punta di pessimismo, il 42,4% degli italiani sostiene che saranno interessate della transizione elettrica solo le principali città. Sul fronte opposto, il 31% sostiene che il nostro Paese non sarà pronto. Tra questi i Baby Boomers, residenti nel Nord Est e nelle città metropolitane, che non sono interessati a comprare un’auto elettrica.

Complicato il salto verso l’elettrico

“I tempi non saranno brevi perché il salto diretto verso l’elettrico è e sarà molto complicato”, ha commentato Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research. “Le case automobilistiche e le istituzioni hanno davanti a sé molte sfide da affrontare; tuttavia, la maggior parte dei consumatori italiani, nonostante alcuni chiaroscuri, sembrano interessati e pronti a far parte dell’ingranaggio che ci porterà ad avere un futuro elettrico”.

Da parte loro “i noleggiatori e la rete delle concessionarie hanno oggi la grande opportunità di incidere fortemente sulle scelte dei consumatori e accompagnarli verso l’elettrico. Tra gli italiani, infatti, la voglia di provare dal vivo un’auto elettrica è alta, ma non tutte le concessionarie offrono test-drive o hub logistici dove poter conoscere e toccare da vicino i veicoli elettrici”, aggiunge Alessandra Ghisleri.

Dal 2035 stop auto diesel e benzina

Dal 2035, con la messa al bando dei motori diesel e benzina, l’Europa dirà addio alle auto con motore a combustione per lasciare spazio, e strada, a quelle elettriche. L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2, un percorso che sembra ormai tracciato, ma che necessita di un forte supporto sia per informare gli automobilisti dei cambiamenti in corso sia per strutturare un sistema di servizi capace di coprire adeguatamente tutto il territorio italiano e di far incontrare domanda e offerta.