monopattino elettrico

Monopattini elettrici: nuove regole nel decreto trasporti

Obbligo di casco per i minorenni, velocità limitata a 20 km orari e stop al parcheggio selvaggio

Non si potranno più lasciare sui marciapiedi ma andranno parcheggiati in specifiche aree di sosta; dovranno essere provvisti di frecce e della luce di stop posteriore e andare a una velocità massima di 20 chilometri. Pena il sequestro del mezzo se modificato per aumentarne le prestazioni. Confermato l’obbligo di indossare il casco per i minorenni.

Sono le nuove regole sull’utilizzo dei monopattini introdotte con un emendamento al testo del decreto Trasporti durante l’esame in Commissione alla Camera. Obiettivo: facilitare la convivenza dei monopattini con le auto e anche con i pedoni e soprattutto ridurre il rischio di infortuni. Se nel 2020 sono stati 125 gli incidenti gravi che hanno coinvolto i monopattini, fortunatamente con una sola vittima, quest’anno sono già otto i morti nel periodo gennaio – agosto (dati Associazione sostenitori amici polizia stradale).

Oggi il monopattino è il servizio di sharing più diffuso nelle città italiane: rappresenta un noleggio su tre. Nelle 18 città in cui è attivo, il numero di monopattini disponibili è aumentato di cinque volte in pochi mesi: più di 27.000 a settembre 2020 rispetto ai 4.900 di dicembre 2019.

Complessivamente, secondo i dati contenuti nel quarto Rapporto nazionale sulla sharing mobility pubblicato dall’Osservatorio sulla sharing mobility, lo scorso anno sono stati effettuati 7,4 milioni di noleggi di monopattini e percorsi 14,4 milioni di chilometri.

Un vero boom che ha però evidenziato alcune criticità. Sul tema della sosta selvaggia sui marciapiedi alcune città italiane si sono già messe al lavoro. A Milano, ad esempio, l’amministrazione comunale sta individuando spazi dove parcheggiare i monopattini senza creare intralcio ai pedoni.

“Come Osservatorio riteniamo che vada promosso il principio per cui la sosta di ogni genere di veicoli (e quindi anche dei monopattini) debba necessariamente avvenire in aree dedicate. Mentre i marciapiedi devono rimanere riservati ai pedoni”, si legge in una nota dell’Osservatorio.